Sabato 25 settembre, ore 20.30
Domenica 26 settembre, ore 17
Danzatrici, danzatori e un poeta circondati semplicemente da un mucchio di terra, si aprono un varco. Lo sguardo, le mani, i piedi avvolti nella nuda e scura terra sono semi che attendono di esprimere la propria unicità e vitalità e tracciano dentro di noi solchi di memoria per generare meraviglia, bellezza e speranza. Piccoli e semplici gesti, capaci di trasmettere un senso di profonda umanità: gesti che diventano soffio, respiro, flusso. Gesti e parole saranno avvolti in un suggestivo paesaggio sonoro, frutto della ricerca musicale di Mauro Casappa.