Dopo il debutto da tutto esaurito dello scorso anno, terna il Càvea Festival per una seconda edizione ricca di novità e di grandi ospiti. L’artista più atteso sarà il cantante australiano Nic Cester, una delle voci più potenti del rock internazionale. Dopo il successo mondiale con i Jet, band che nei primi anni 2000 ha scalato le classifiche di tutto il mondo vendendo più di 6 milioni di dischi, nel 2017 Nic è tornato con il suo primo album solista, Sugar Rush, un mix di soul, blues, colonne sonore italiane vintage e puro talento musicale, registrato con i Calibro 35. Alle cave di Arzo, Nic Cester sarà accompagnato dai Milano Elettrica, super band di nove elementi con due batterie e una sezione di fiati.
Ad aprire la serata di concerti saranno le “vibes”psichedeliche dei Bumblebees (Francesco Fabris, Nicolò Tamà, Andrea Piffaretti e i fratelli Emanuel e Valentin Kopp), gruppo ticinese vincitore di Palco ai Giovani 2017 che al Càvea Festival presenterà ufficialmente il suo primo album,“Dancing Dots in the Dark”. A seguire, il duo a km 0 dei Make Plain, alias Andrea Zinzi e Luca Imperiali, reduci da un tour europeo affianco della band sudafricana Prime Circle. Al pubblico del Càvea Festival i due sveleranno in anteprima il loro nuovo singolo.
La seconda edizione, di cui Raiffeisen è sponsor principale, vedrà inoltre un programma ampliato grazie alla collaborazione con Marmart – Artisti in scena. Il progetto, nato dall’associazione CAVAVIVA, animerà le tre cave (Anfiteatro naturalistico, Broccatello, Bagni imperiali) e “Ul Busket”con esibizioni musicali e artistiche gratuite sin dal primo pomeriggio, sul modello dei “buskers festival”. Dalla musica surreale e dadaista degli OoopopoiooO ai simpaticissimi Camillas, finalisti a Italia’s Got Talent 2015, fino alle euforie musicali del duo ticinese dei Flanard e le sonorità indie dei Campos, passando per le performance sceniche di Katastrofa Klown, El Becchin e Dado Show, il programma saprà soddisfare le esigenze di grandi e piccini, in una giornata all’insegna del divertimento e per la valorizzazione del nostro territorio.
Come in ogni festival di artisti di strada che si rispetti, non potranno mancare i momenti dedicati alle percussioni. I Bucket Butchers dimostreranno che bastano pochi strumenti, come secchi, fusti di birra e pezzi di metallo, per produrre ritmi travolgenti, mentre gli Arte Alchemica e Omar Mariani, suonatori di hang pan, culleranno il pubblico con i suoni caldi e leggeri di questo strumento nato in Svizzera 20 anni fa.
Spazio anche alla semplicità, quella di Deborah Lerice, voce, chitarra e nient’altro, e alla musica sperimentale, con la cosiddetta “musica europea” dei Celpidrum, violoncello, pianoforte, batteria e synths, un progetto pensato appositamente per la valorizzazione dei luoghi naturali.