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Lugano, la piena del Lac ‘annega’ lo scetticismo

Registra cifre brillanti il centro culturale (tanto criticato in passato). Il vicesindaco valuta la stagione 22-23 come la ‘migliore in assoluto’

Ricavi e visitatori in crescita anche quest’anno
(Ti-Press)
29 dicembre 2022
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«Senza ombra di dubbio, la stagione 22/23 sarà la migliore in assoluto da quando il Centro culturale è stato inaugurato. Le cifre sono rallegranti e confermano la qualità dell’offerta. Le proposte di Carmelo Rifici, direttore artistico sono variegate, soppesate e hanno dimostrato di riuscire ad attirare il pubblico». Il vicesindaco di Lugano e titolare del Dicastero cultura, sport ed eventi Roberto Badaracco traccia un bilancio oltremodo brillante del Lac che ha già registrato parecchi sold out della sala (1’000 persone).

‘Un risultato incredibile’

I risultati di fine stagione 2022, assommati a quelli dei primi mesi della stagione in corso, parlano chiaro e mettono a tacere lo scetticismo veicolato, in particolare negli anni scorsi, da diversi atti parlamentari per lo più critici: «In questo momento, per rapporto all’anno scorso, vi è una crescita del 15/20%. Un risultato incredibile. Ancor più confortante se si pensa che attualmente sono già stati venduti il 76% dei biglietti preventivati, e ci troviamo solo a un terzo della stagione», commenta il vicesindaco.

Alcuni giorni fa l’Ufficio federale della cultura ha pubblicato un’indagine dalla quale emerge che i due terzi della popolazione svizzera sono pronti a riprendere le visite culturali di ogni genere senza ulteriori preoccupazioni. Un dato confortante. «Il Centro culturale già l’anno scorso è riuscito a confermare i dati di pre-pandemici (2019) – evidenzia Badaracco –. Tutti gli altri centri culturali in Svizzera e nel mondo perdevano fra il 30 e il 50% delle presenze, subendo grosse ripercussioni finanziarie».

Le ragioni del successo

Il bilancio brillante è anche il frutto di un impegno di lungo corso. «Abbiamo fatto un grosso lavoro di marketing sulle categorie dei frequentatori del centro culturale. Questo ha contribuito ad abbassare l’età media degli utenti: negli scorsi anni l’età media era di 62 anni di età, oggi con campagne mirate e una comunicazione efficace tale limite è di 47 anni», rileva il vicesindaco. Nel rapporto stilato da Badaracco, si promuove anche "la volontà di creare ‘l’esperienza Lac’, ovvero l’intenzione di affezionare il cliente alla struttura e farlo sentire a casa sua, dal primo momento in cui accede al centro fino a quando lo lascia. Oggi, dopo ogni spettacolo viene inviata una mail a ogni utente, chiedendogli di compilare un formulario con varie valutazioni sui servizi del Lac, dalla biglietteria alla riservazione, dall’accoglienza alla qualità dello spettacolo, dal grado di soddisfazione e alla possibile raccomandazione a terzi. I risultati sono incredibili: oltre il 90% dei clienti, con punte fino al 98%, si dichiara molto soddisfatto".

Il lavoro dietro le quinte

Ma c’è anche il lavoro che è stato fatto, anno dopo anno, dietro le quinte dal Consiglio direttivo dell’ente autonomo, assieme alla direzione del centro culturale. «Si è cercato di migliorare i meccanismi legati alla programmazione e di capire cosa funzionava e dove si potevano orientare le proposte, con azioni anche mirate online e miglioramenti del sito web del Lac – aggiunge Badaracco –. Abbiamo puntato molto sull’innovazione e soprattutto sull’interazione e l’ascolto del pubblico, ottimizzando tutti i processi aziendali e i servizi al centro culturale: dalla biglietteria alle riservazioni, dall’accoglienza ai processi di acquisto, dal prima e dopo gli eventi alla ristorazione coniugata in varie maniere, dalla qualità degli spettacoli all’occupazione delle sale, dalle strategie di marketing alla ricerca di pubblico variegato».

Non solo un effetto post-pandemico

A questo successo ha contribuito il lancio del nuovo abbonamento fissato a 199 franchi per tutta la stagione. «Questa novità introdotta grazie agli sponsor, che abbiamo contattato proprio per sostenere questa offerta, ha avuto risultati inaspettati» sostiene il vicesindaco. Un tassello che mostra gli sforzi dell’autorità per rendere più accessibile a tutti la cultura. Ebbene, «finora sono oltre 800 gli abbonati e si conta di giungere al migliaio fra poche settimane. In sostanza, in quattro mesi circa, si è riusciti a fidelizzare quasi 1’000 persone, fra cui molti nuovi utenti che riusciamo a ‘spalmare’ su più spettacoli. L’abbonamento ha contribuito ad aumentare il grado di partecipazione a tutti gli spettacoli», osserva Badaracco.

Il vicesindaco ricorda che il Lac «sta lavorando molto sul fundraising ed è a livello europeo uno dei centri culturali con il maggior finanziamento privato in assoluto. La percentuale di fondi privati è circa del 40% (compresi ricavi e sponsorizzazioni) rispetto al 60% di fondi pubblici. La ‘Traviata’, per fare un esempio, è stata interamente finanziata dai privati».

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