Bellinzonese

La teleferica del Tremorgio per ora rimane ferma

Dopo il problema di domenica scorsa, l’impianto da giovedì è tenuto fuori servizio. Spiega Aet: ‘Evitare di sollecitare la batteria’

24 luglio 2022
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"Il servizio della Teleferica del Tremorgio è temporaneamente sospeso per accertamenti. Ulteriori informazioni seguiranno. Vi ringraziamo per la comprensione". Con questa breve comunicazione presente sul sito l’Azienda elettrica ticinese (Aet), proprietaria e responsabile dell’impianto, si rivolge all’utenza. Che dovrà pazientare ancora un po’ di tempo prima di poter tornare a salire in quota, e ridiscendere, senza sforzo. Lo stop che inizialmente era annunciato unicamente per la giornata di giovedì 21 luglio, si sta dunque protraendo per tutto il fine settimana.

La teleferica, ricordiamo, domenica scorsa, quando peraltro era in programma la corsa in salita da Rodi, era stata sollecitata oltremodo per soddisfare la forte richiesta di discese serali: dalle 17 in avanti più di duecento persone si sono messe in coda e le corse si sono protratte fin dopo le 22.30, ben oltre il solito orario. Questo perché verso le 21 l’impianto frenante non ha funzionato a dovere a causa della mancata corretta ricarica delle batterie di cui ciascuna delle due cabine è dotata, batterie da cui dipende l’invio degli impulsi elettronici necessari a gestire le varie fasi delle corse (partenza, tragitto, arrivo). Risolto dopo un’ora e mezza il problema, domenica sera le corse hanno ripreso senza più sussulti per portare a valle gli ultimi utenti rimasti in quota.

Temperature elevate e servizio prolungato

E veniamo a giovedì 21. "Giovedì l’impianto è stato sottoposto ai consueti controlli – spiega oggi Aet alla ‘Regione’ – con l’aggiunta di verifiche supplementari. Tutte le verifiche hanno dato esiti positivi. Vogliamo comunque evitare che in situazioni straordinarie (temperature elevate con un servizio continuato oltre le ore di apertura) possa nuovamente subentrare un sollecito della batteria" che manderebbe nuovamente in tilt il sistema. L’aumento del numero di corse e della loro frequenza accorcia infatti il tempo di sosta delle cabine nelle due stazioni, ciò che impedisce alle batterie di ricaricarsi fino al livello sufficiente che le consentono di funzionare adeguatamente.

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