Ticino

Imposte di circolazione, ecco il compromesso del governo

La proposta è considerata ‘una risposta ragionevole ed equilibrata per le categorie di automobilisti attualmente penalizzate nel confronto intercantonale’

(Ti-Press)
3 giugno 2022
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Il Consiglio di Stato torna sulla questione delle tasse di circolazione, fornendo una proposta di modifica della Legge sulle imposte e tasse di circolazione considerata "una risposta ragionevole ed equilibrata per le categorie di automobilisti attualmente penalizzate nel confronto intercantonale". Sempre, chiaramente, tenendo conto della recente votazione sul "Decreto Morisoli" circa i criteri per il riequilibrio finanziario.

La proposta del governo cantonale prevede "l’auspicata" riduzione del gettito complessivo quantificabile in circa 10 milioni di franchi, che andrebbero ad aggiungersi ai 5 milioni di franchi già raggiunti con la modifica di alcuni anni fa.

La formula, evoluta rispetto a quella contenuta nel messaggio licenziato nel maggio del 2019, è la seguente:

  • Per le automobili sino a 3’500 kg e le automobili pesanti con emissioni fino a 95 g/km CO2: fr. 0,11 x massa a vuoto (kg)
  • Per le altre automobili sino a 3’500 kg e le automobili pesanti con emissioni superiori a 95 g/km CO2: fr. 0,11 x massa a vuoto (kg) + (emissioni CO2 g/km - 95 g/km)1,385

Tale formula, sostiene il Consiglio di Stato, permette di avere una "tassa base" attrattiva per le automobili particolarmente rispettose dell’ambiente, la cui imposizione fiscale sarà però differenziata in base alla loro massa e quindi al loro impatto sull’infrastruttura stradale. D’altro canto, il principio "chi più inquina, più paga" verrebbe comunque tutelato calcolando l’imposta di circolazione delle vetture con emissioni superiori ai 95 g/km di CO2 proporzionalmente non solo alla massa a vuoto, ma anche al livello di emissioni.

Il Consiglio di Stato, ai fini del raggiungimento dell’obiettivo di far entrare in vigore la nuova norma al più presto, ritiene "che non vi possano più essere disparità di trattamento in favore di veicoli più vecchi e maggiormente inquinanti, soluzione questa discutibile dal punto di vista della parità di trattamento e difficilmente conciliabile con i principi stabiliti nella legislazione ambientale federale". Il governo verrà sentito martedì 7 giugno dalla Commissione gestione e finanze che si sta occupando di allestire un modello d’imposta da sottoporre a breve termine al Gran Consiglio.

L’auspicio del governo è che la Commissione gestione e finanze "riesca a convergere su una soluzione nell’interesse degli automobilisti" permettendo così l’entrata in vigore di una soluzione tecnicamente valida, equilibrata e giuridicamente sostenibile a partire dal 1° gennaio 2023.

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