Bellinzonese

Stalvedro, l’ex direttore dovrà andare in carcere sei mesi

Colpevole di aver sottratto un milione di franchi dalla cassaforte dell’area di servizio, è stato condannato a due anni e mezzo, in gran parte sospesi

3 dicembre 2021
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Due anni e sei mesi di carcere, di cui sei mesi da espiare e il periodo rimanente sospeso con la condizionale per due anni. Questa la pena inflitta dalla Corte delle assise criminali presieduta dal giudice Amos Pagnamenta nei confronti dell’ex direttore della vecchia area di servizio di Stalvedro, colpevole di aver sottratto dalla cassaforte di bar e ristorante denaro per poco più di un milione di franchi nell’arco di 10 anni (almeno 350 gli episodi accertati). La Corte ha giudicato grave la colpa dell’imputato: oltre all’importante cifra sottratta, ha agito reiteratamente, con spregiudicatezza e per puro scopo di lucro. L’imputato – ha continuato il giudice Pagnamenta prima di pronunciare il verdetto – disponeva di sufficienti risorse economiche e intellettuali per evitare di delinquere. E il fatto che sia stato raggirato dalla donna rumena (conosciuta in un locale notturno e alla quale l’imputato, invaghito, ha versato negli anni circa 750mila franchi nonostante dubitasse della sua fedeltà) non giustifica il suo agire. «Si è fermato solo quando si sono attivati gli inquirenti».
Nella commisurazione della pena è stato tenuto conto della collaborazione del 72enne in sede d’inchiesta, della restituzione di circa metà dell’importo sottratto alla Gestione Stalvedro Sa (Pagnamenta ha parlato di sincero pentimento) e dell’età avanzata dell’uomo. Il verdetto odierno obbliga l’imputato a risarcire alla Sa i restanti 491mila franchi.

Questa mattina il procuratore pubblico Claudio Luraschi aveva chiesto una pena detentiva di 2 anni e 9 mesi, senza opporsi a un periodo di prova con la condizionale, mentre l’avvocato difensore Davide Ceroni si era battuto per una pena detentiva non superiore ai due anni e interamente sospesa.

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