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Chiasso, Roberta Pantani richiamata dagli Enti locali

L'ex vicesindaca era stata segnalata da Municipio e municipale Davide Dosi a seguito di sue prese di posizione pubbliche sulla nomina del vicesegretario

Roberta Pantani Tettamanti (Ti-Press)
30 luglio 2021
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Roberta Pantani è stata richiamata all’ordine. La Sezione enti locali (Sel) del Dipartimento delle istituzioni ha infatti inviato un richiamo scritto all’ex vicesindaca di Chiasso, dopo che questa era stata segnalata sia dal precedente Municipio sia dal municipale e attuale vicesindaco Davide Dosi. La Sel ha invitato la municipale leghista a “un coerente ossequio” dell’articolo 104 della Legge organica comunale (Loc), “segnatamente sull’assoluto riserbo delle discussioni e delle posizioni dei singoli municipali durante la seduta di Municipio”. Oggetto del contendere: le dichiarazioni pubbliche di Pantani relative all’elezione del nuovo vicesegretario.

Casus belli: l'elezione del vicesegretario

La questione è emersa in piena campagna elettorale, pochissimi giorni prima delle ultime elezioni comunali. Sotto accusa sono finiti i commenti della municipale – uno sul proprio profilo Facebook e l’altro sul ‘Mattino della Domenica’ – sulla votazione in seno all’esecutivo per l’elezione del nuovo vicesegretario: Alain Bianchi, sindaco (del Partito liberale-radicale) di Coldrerio. Ancor prima, la sua entrata in carica aveva fatto discutere: le due cariche di Bianchi erano compatibili? Secondo il diretto interessato e per la Sel, chiamata in causa anche allora, sì. Ciononostante, qualche dubbio non è mancato. A sollevare il caso è stato il consigliere comunale Marco Ferrazzini (Unità di Sinistra-I Verdi), che tramite interpellanza ha interrogato il Municipio sulla prassi seguita e su come mai non abbia dato pubblica informazione della nomina. All'atto parlamentare aveva poi risposto direttamente il sindaco durante l’ultima seduta di Consiglio comunale, sottolineando come – viste le competenze di Bianchi – non si trattasse di conflitto d’interessi ma di un’opportunità. Bruno Arrigoni aveva inoltre precisato che non ci fosse nessuna volontà di tener segreta la nomina, ma che sia prassi annunciare solo cambiamenti fondamentali come il segretario comunale o il direttore delle scuole.

Svelata la votazione interna al Municipio

E nessun segreto nemmeno per Pantani. L’allora vicesindaca aveva infatti svelato che la decisione del Municipio era stata di quattro voti contro uno “e quell’uno non era la Sinistra”, facendo così intuire da un lato che lei si era smarcata e dall’altro che non lo aveva invece fatto il rappresentante di Us-Verdi, Dosi. Proprio quest’ultimo ha infatti deciso di segnalare la collega alla Sel individualmente, oltre alla segnalazione congiunta con il resto dell’esecutivo. Il 15 aprile la diretta interessata ha saputo delle segnalazioni, ribadendo la propria posizione sui social: “Secondo loro (gli altri membri dell’esecutivo, ndr) avrei dovuto stare con la bocca chiusa. In 20 anni di attività politica non lo sono mai stata e nemmeno ho pensato di farlo questa volta. Correttezza e trasparenza verso i cittadini: questo conta”. A elezioni passate, durante la prima seduta della nuova legislatura, «siccome dovevo trasmettere le mie osservazioni alla Sel in merito alle segnalazioni, ho chiesto formalmente al nuovo Municipio e a Dosi se intendessero mantenerle – svela Pantani –. Ho fatto la richiesta in nome di una buona collaborazione futura e perché per quanto mi riguarda si è trattato di una strumentalizzazione da campagna elettorale. Tuttavia ho ricevuto la risoluzione che confermava il mantenimento delle segnalazioni».

Pantani: ‘Continuerò a essere trasparente’

E la Sel ha invitato la municipale ha osservare maggiormente le indicazioni della Loc, sul fatto che “i membri del Municipio, delle sue commissioni e delegazioni devono osservare la necessaria discrezione su deliberazioni, documenti e informazioni di cui vengono a conoscenza nell’esercizio della carica”. «Non ho commenti particolari da fare – osserva oggi la municipale, da noi sentita –: mi aspettavo una risposta di questo tenore, come è giusto che sia, ma ciò non toglie che continuerò a essere trasparente, come ho sempre fatto, quando ho delle posizioni diverse da quelle del Municipio. Rientra fra le libertà di pensiero e di espressione, che sono costituzionali. La gente sa come voto e cosa penso su determinati temi. Ricordo infine che tutto è partito da un’interpellanza di un consigliere comunale della sinistra, è lui che ha tirato fuori la questione per primo, non io. Mi sono limitata a riportare la mia posizione, che per altro credo essere nota e risaputa».

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