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Sobrio: sala concerti Botta, il caseificio potrebbe rimanere

L'abbattimento del vecchio stabile comunale dove un tempo si producevano formaggi aveva sollevato critiche in paese. Il progetto potrebbe essere rivisto

(Ti-Press)
7 aprile 2021
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Il vecchio caseificio potrebbe essere integrato nella nuova sala concerti a Sobrio progettata dall’architetto Mario Botta. Negli ultimi mesi, nel paese leventinese, si sono levate voci critiche di abitanti e villeggianti riguardo alla realizzazione del progetto che prevedeva l’abbattimento del vecchio stabile comunale che un tempo ospitava il caseificio ora adibito a deposito. La nuova possibilità permetterebbe di trovare una soluzione condivisa in grado di accontentare promotori – l’associazione Ars Dei – e coloro che si sentono affettivamente legati alla struttura. «Potrebbe essere annesso e fungere da piccola sala di attesa», immagina il presidente di Ars Dei Mauro Harsch. Nel frattempo i promotori rimangono però in attesa della variante definitiva di Piano regolatore, attualmente in fase di elaborazione. Recentemente, come spiega da noi contattato il sindaco di Faido Roland David, è stato incaricato il pianificatore comunale di approfondire la variante di Piano regolatore in base all’esito dell’esame preliminare del Cantone per il cambiamento di destinazione necessario per il terreno individuato (di proprietà in parte comunale e in parte privata) e sulla base di altre esigenze del Comune relative a quel comparto. «Ora gli specialisti ci stanno lavorando, a breve ci sarà il cambio di legislatura, ma l’obiettivo è di sottoporre al Consiglio comunale la variante definitiva questo autunno», spiega il sindaco di Faido. L’elaborazione del nuovo Piano regolatore dovrebbe prevedere anche la creazione di nuove aree di parcheggio, necessarie in vista dell’apertura della sala e dell’ex albergo. Prossimamente, l’iter pianificatorio prevede l’organizzazione di una serata pubblica (appena la situazione sanitaria lo permetterà) per informare gli abitanti sul preavviso del Cantone e sui prossimi passi da intraprendere. Il progetto, ricordiamo, negli ultimi mesi è stato rivisto dall’architetto Botta, anche per rispondere a una parte delle osservazioni sollevate dal Cantone in occasione dell’esame preliminare. Le criticità emerse riguardavano infatti aspetti relativi all’ubicazione, all’inserimento paesaggistico, alla gestione del progetto e alla sua sostenibilità. A tal proposito la nuova soluzione è ridimensionata per quanto riguarda ampiezza e impatto paesaggistico, come anche il costo che è stato ritoccato verso il basso per un totale di 3,5 milioni di franchi circa. Riguardo alla gestione futura e alla sostenibilità Mauro Harsch si dice tranquillo: «La gestione della struttura sarà affidata alla Fondazione ‘Amici del Villaggio della Musica’ e all’Associazione ‘Ars Dei’», spiega. Aggiungendo che nel comitato di direzione, accanto a membri dell’associazione e della Fondazione, saranno regolarmente designati rappresentanti di Conservatori e Accademie di danza, che garantiranno continuità anche in futuro. «Il progetto suscita molto interesse, siamo stati contattati già da scuole della Svizzera tedesca che vorrebbero organizzare settimane culturali a Sobrio», afferma Harsch. Un interesse che, continua il presidente di Ars Dei, ha addirittura sconfinato: «Membri dell’orchestra Berliner Philharmoniker e dell’Accademia della Scala sono interessati a organizzare masterclass. C’è un grande interesse verso il progetto anche a livello internazionale, quindi sarebbe davvero peccato non svilupparlo». Anche il traffico era un punto che preoccupava alcuni abitanti del paese, poiché temevano che il nuovo progetto attirasse troppe persone. A questi timori Harsch risponde che la maggior parte degli studenti, artisti e visitatori, raggiunge Sobrio con i mezzi pubblici. Inoltre, fa presente, nell’ambito del SobrioFestival, ai concerti hanno preso parte anche oltre cento spettatori «e non abbiamo mai riscontrato problemi di traffico. Non da ultimo, in occasione di manifestazioni importanti che si terranno nella nuova sala, sono previsti servizi navetta».

Interesse per l’albergo

A Sobrio, ricordiamo, Ars Dei ha già ristrutturato due abitazioni – Casa Gustav Mahler e Casa Francis Poulenc – che ospitano delle camere per pernottamenti e delle sale per concerti. Tuttavia, fa presente Harsch, nella zona mancano posti letto per poter ospitare gruppi numerosi di musicisti. «Abbiamo molte richieste di studenti e gruppi di musicisti, ma ci capita di dover rifiutare proprio perché mancano strutture d’accoglienza». Proprio recentemente, una persona vicina alla Fondazione ‘Amici del Villaggio della Musica’ ha manifestato interesse riguardo all’ex albergo da tempo dismesso e ritirato lo scorso ottobre all’asta da BancaStato, che vorrebbe acquistare e ristrutturare. Un’operazione che, se andasse in porto, permetterebbe di creare una ventina di nuovi posti letto, ovviando quindi alla carenza di posti ricettivi per gruppi interessati al turismo legato alla musica ma non solo.

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