Mendrisiotto

Linda Brenni lascia una traccia a Mendrisio

Nella Giornata della donna la Città dedica alla sua prima municipale il piazzale di fronte a Palazzo civico. Ma è solo la prima targa al femminile

Oggi Françoise Gehring e Francesca Luisoni ne hanno raccolto il testimone (Ti-Press/Pablo Gianinazzi)
8 marzo 2021
|

Tra le donne che, oltre mezzo secolo fa, lottarono per ottenere voto ed eleggibilità c'era anche lei, Linda Brenni (1914-1994). Al diritto di essere parte attiva e integrante della vita politica ticinese, del resto, ci credeva, eccome. Da subito, in quel 1971, rispose presente quando si trattò di metterci la faccia e di candidarsi. Un impegno premiato prima con l'elezione in Gran consiglio per il Partito liberale radicale, poi quale prima donna, a varcare nel 1972 (e fino al 1976) il portone di Palazzo civico a Mendrisio e a sedersi al tavolo del Municipio. Oggi la Città ne fa memoria e nella Giornata internazionale della donna le dedica il piazzale antistante la Casa del Comune. Un atto simbolico e il primo di una serie: in tutto sono sette, in effetti, le figure femminili alle quali si è deciso di intitolare, appunto, una piazza e sei nuove vie. Un primo passo, annuncia l'esecutivo cittadino, al quale ne seguiranno altri: è confermata, di fatto l'intenzione di approfondire "ulteriori aspetti riguardanti la toponomastica della Città di Mendrisio, dando la possibilità a tutte le Commissioni di quartiere di formulare delle proposte".

Gli Archivi riuniti hanno ritrovato le 'Tracce di donne'

A Mendrisio si è dovuto attendere un anno per veder concretizzare la richiesta a cui aveva dato voce, giusto l'8 marzo 2020, una interrogazione interpartitica. Ma a ben vedere di anni ne sono trascorsi più di quindici da quando l'Associazione Archivi riuniti delle donne in Ticino ha lanciato un appello ai Comuni del cantone, esortandoli a considerare anche le donne che hanno lasciato un segno nel Paese. Un appello che non sempre è stato ascoltato. All'Associazione, però, come ci ricorda la giornalista Lorenza Hofmann non si sono dati per vinti, ripercorrendo, letteralmente, le 'Tracce di Donne' ticinesi. Un progetto di ricerca partito nel 2012 e che ha restituito, al momento, oltre un centinaio (105 per la precisione) di ritratti biografici di altrettante personalità al femminile del XIX e del XX secolo. Un risultato sin qui raggiunto grazie all'operato di una quarantina di storiche e storici e di un drappello di volontari.

Un patrimonio per la memoria

Lorenza Hofmann non ci nasconde la «grande soddisfazione e l'orgoglio» che dà aver concretizzato questa iniziativa; che ha comportato un lungo lavoro ma che attraverso le attuali tecnologie è accessibile a tutti. Non a caso nelle prime fasi l'Associazione ha ricevuto il sostegno degli Enti regionali per lo sviluppo e di un buon numero di Comuni. Basta un clic sul portale degli Archivi riuniti e si apre un mondo tutto da scoprire. I riflettori sono stati accesi sulle donne dei vari Distretti. Il Mendrisiotto ci racconta di ventiquattro profili di rilievo di cui è giusto ricordare la storia. Un patrimonio documentale che si è rivelato prezioso anche per la Commissione per la toponomastica che ha permesso poi al Municipio di individuare le sette donne di cui fissare il ricordo sulla targa di una via.

Oltre la targa c'è di più

Chi adesso passerà per il piazzale prospiciente il Municipio - così come chi attraverserà in futuro le sei vie che porteranno il nome di altrettante figure femminili nei Quartieri di Mendrisio, Genestrerio e Meride - non lanci, però, solo uno sguardo distratto alla targa commemorativa. Oltre l'iscrizione c'è di più: accanto si potrà scorgere, infatti, un codice QR. A quel punto basterà puntare il cellulare per scoprire tutto sulla donna che lì ha lasciato una traccia. La breve biografia aprirà il camino della conoscenza verso documenti scientifici e divulgativi più ampi per chi ne vorrà sapere di più.

Chi era Linda Brenni?

L'essere diventata parlamentare e prima donna municipale a Mendrisio non è stato un caso. Linda Brenni mostrò presto la sua attitudine all'impegno politico e sociale. Come ci svela la scheda curata da Giorgia Andreani per l'Associazione Archivi riuniti delle donne, durante la Seconda guerra mondiale aderì al Servizio Complementare Femminile, "arruolandosi come volontaria capo colonna delle truppe motorizzate femminili ticinesi, per conto della Croce Rossa"; organizzazione per la quale operò per parecchi anni. È la seconda metà degli anni Sessanta quando si affaccia, invece, alla politica iscrivendosi alla sezione giovanile del Plr. Sarà solo l'inizio.

Una storia moderna

"Nel corso della sua carriera politica- racconta la sua biografia - comparve spesso sulle pagine della stampa locale, dove intervenne anche personalmente per denunciare ciò che riteneva ingiusto. Combatté in difesa di diverse questioni ambientali e a favore della salvaguardia del territorio ticinese; proprio per questo può essere considerata una pioniera dei gruppi ambientalisti nati qualche anno più tardi in Ticino". Inoltre, "si dedicò a questioni di tipo sociale, divenendo membro del comitato del Movimento per la dignità dell’uomo nel 1972 e del Comitato cantonale di opposizione alle iniziative antistranieri nel 1977". Una storia, la sua, quanto mai moderna, come i temi che la videro in prima linea. Una fonte di ispirazione per le donne che oggi si lanciano in politica, a Mendrisio come nel resto del Ticino.

Dopo Linda Brenni le luci si accenderanno su Ersilia Fossati, Erminia Macerati, Maria Bernasconi, Flora Ruchat-Roncati, Sara Radaelli e Maria Ghioldi-Schweizer.

Leggi anche:
Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE