Bellinzonese

Sorpassi a Bellinzona, Ppd pronto a mettersi di traverso

Anche il gruppo popolare-democratico esige nuovi approfondimenti dei crediti suppletori, specie sullo Stadio cittadino.

L'altolà del capogruppo Ppd, Paolo Locatelli (Ti-Press)
3 dicembre 2020
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Si accende a Bellinzona, ora che si avvicina il momento di decidere in Consiglio comunale, il dibattito sui sorpassi di spesa per 5 milioni di franchi scoperti nei cantieri dello Stadio cittadino, del Policentro della Morobbia e dell’Oratorio di Giubiasco. Anche il gruppo Ppd, dopo quello Lega/Udc, esige l’esecuzione di ulteriori approfondimenti in seno alle due commissioni del Cc (Edilizia e Gestione) coinvolte nell’esame dei messaggi municipali che chiedono lo stanziamento di crediti suppletori pari a 1,6 milioni per lo Stadio e a 1,2 per il Policentro. «Qualora percepissimo una non volontà di approfondire e chiarire taluni importanti aspetti, specie per lo Stadio, siamo pronti a non firmare gli eventuali rapporti di maggioranza, sottoscrivendo rapporti di minoranza e opponendoci allo stanziamento dei crediti», dichiara alla 'Regione' il capogruppo popolare-democratico Paolo Locatelli.

'Evitare una rapida liquidazione'

Clima teso e forse anche scintille dunque in Gestione, i cui membri si riuniranno proprio stasera, confrontati col pressing di Plr e Unità di sinistra affinché i due messaggi siano discussi dal plenum del Legislativo durante la seduta del 21 dicembre dedicata al Preventivo 2021. Troppa fretta? «Non vorremmo proprio che tra lo spirito natalizio e una fetta di panettone – dichiara Locatelli – di fronte a una votazione frettolosa i cittadini superassero velocemente lo choc dei sorpassi di spesa. Dall’altra parte, Lega e Udc non trovano di meglio, con il loro comunicato stampa di ieri, che esacerbare la discussione in anticipo rispetto a ciò che, in prima lettura, sarà discusso questa sera: atteggiamento stravagante, se penso che proprio Lega e Udc presiedono le due commissioni e possono quindi condurre loro le danze». Sebbene poi sia la maggioranza a decidere quali temi affrontare. 

'Chiediamo i dettagli sulle fatture sospese'

Le loro richieste e quelle dei popolari-democratici sono comunque molto simili: «Da parte nostra – sottolinea Paolo Locatelli – pretendiamo che, prima di sfilare dal portafoglio 2,8 milioni, si debba conoscere nel dettaglio ‘cosa’ stiamo pagando. Lo Stadio è un esempio lampante di assenza di chiarezza: l’audit interno dice espressamente che il confronto tra i piani definitivi a disposizione e quanto realizzato si sono scostati in modo importante dal progetto approvato dal Consiglio comunale per un valore di 3,1 milioni. In una relazione datata 18 novembre 2020 del consulente tecnico incaricato dal Municipio, leggiamo che ci sono ancora fatture sospese per un importo totale di 2,4 milioni, per la maggior parte segnalate con l’indicazione “sono da tenere sospese in attesa di ulteriori approfondimenti”. Poiché quasi la metà delle prestazioni effettuate allo Stadio sono ancora sospese, mentre i lavori sono terminati dal settembre 2019, la domanda sorge spontanea: come si pensa di approfondire l’esame delle fatture sospese se, addirittura, non si dispone - cito dall’audit interno - dei piani esecutivi e “le verifiche sono state parziali e si sono prevalentemente basate su quanto visibile sul posto”? Chiedo: ma di cosa stiamo parlando?».

'Primo, trasparenza' 

Il capogruppo Ppd termina con una riflessione sulla corretta e trasparente gestione della ‘cosa pubblica’: «In politica la trasparenza e il rispetto dei cittadini che pagano le tasse dovrebbero essere un totem. Nessuno può permettersi di soffocarle per logiche di partito e interessi elettorali. Questo vale, in particolare, dinanzi a superamenti di spesa milionari per i quali, ancora oggi, non è dato sapere chi ringraziare».

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