Svizzera

Coronavirus, la metà degli svizzeri non intende vaccinarsi

È quanto emerge da un sondaggio svolto in tutti i cantoni. Quattro quinti delle persone crede che il vaccino sarà pronto entro due anni

La maggior parte di coloro che sono disposti a farsi vaccinare ha più di 65 anni (Depositphotos)
31 luglio 2020
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Contro il coronavirus, un vaccino per tutti?

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Questi sondaggi non hanno, ovviamente, un valore statistico. Si tratta di rilevazioni aperte a tutti, non basate su un campione elaborato scientificamente. Hanno quindi l'unico scopo di permettere ai lettori di esprimere la propria opinione sui temi di attualità.

Quattro quinti degli svizzeri sono convinti che un vaccino contro il nuovo coronavirus sarà disponibile entro al massimo due anni. La metà di loro si lascerebbe vaccinare. È quanto emerge da un sondaggio pubblicato dall'agenzia di marketing Mindnow, che ha coinvolto 1700 persone di tutti i cantoni e tutte le fasce di età.

La maggior parte di coloro che sono disposti a farsi vaccinare ha più di 65 anni (64%). Le donne (43% favorevoli) si sono espresse in maniera più scettica sulla vaccinazione rispetto agli uomini (54%). Dal sondaggio emergono anche differenze regionali in questo ambito, con maggiori reticenze nella Svizzera orientale rispetto in particolare a quella centrale e al Ticino.

Per evitare che il sistema sanitario si sovraccarichi, il 29% degli interpellati ha dichiarato che quest'anno si vaccinerà contro l'influenza stagionale. Una piccola minoranza degli interpellati (5%) non crede invece affatto all'esistenza del nuovo coronavirus. Infine, il 24% teme un nuovo lockdown, mentre il 29% ritiene che la situazione non tornerà mai più come prima della pandemia.

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