Il Presidente della Repubblica contestato da uno sciopero nazionale contro la riforma delle pensioni, tensioni tra dimostranti e forze dell'ordine a Lione
Decine di migliaia di persone sono già in piazza ai quattro angoli della Francia, in occasione della grande giornata di sciopero nazionale contro la riforma delle pensioni voluta dal presidente Emmanuel Macron.
Mentre si attende il via del corteo parigino - nella capitale blindata per il rischio black bloc la manifestazione parte a metà giornata da Gare du Nord verso Place de la Nation - migliaia di lavoratori francesi, tra cui macchinisti, pompieri, insegnanti, avvocati e camici bianchi hanno già sfilato a Marsiglia, Rennes, Lione, Clermont-Ferrand, Tours, Perpignan, Saint-Nazaire, Besançon, Béziers, Nizza e tante altre città del Paese.
Momenti di tensione tra gilet gialli e forze dell'ordine sono stati segnalati a margine della manifestazione di Lione. Dinanzi alla rabbia sociale, Macron è "calmo e determinato a condurre in porto la riforma, in un approccio di ascolto e consultazione", riferisce l'Eliseo, precisando che il premier Edouard Philippe, si "esprimerà verso metà della prossima settimana sull'architettura generale della riforma", annunciata al momento solo per grandi linee ma i cui contenuti restano vaghissimi.
In pratica, Macron intende introdurre un "sistema universale" di pensione a punti, per sostituire i 42 regimi attuali (generale, dei funzionari, privati, speciali, autonomi, complementari). L'esecutivo, che non prevede particolari tagli al bilancio della previdenza né modifiche all'età pensionistica, promette un sistema "più equo e leggibile", mentre gli oppositori temono una "precarizzazione" dei pensionati.