ZURIGO

Quel miliardario venezuelano nel mirino della Giustizia svizzera

Il procedimento contro Alejandro Betancourt prosegue. Il magnate resta in libertà vigilata nel Regno Unito senza possibilità di lasciare il Paese.

13 dicembre 2025
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(fonte: NZZ)

ZURIGO - Alejandro Betancourt, 45 anni, imprenditore venezuelano dal profilo eccentrico e spesso soprannominato il “re degli occhiali da sole”, è oggi una delle figure chiave del più grande scandalo di corruzione legato alla compagnia petrolifera statale venezuelana PDVSA. L’uomo, diventato miliardario durante l’era Chávez-Maduro grazie a lucrosi appalti nel settore energetico, è sospettato di aver sottratto e riciclato circa 500 milioni di dollari attraverso società e conti bancari in Europa, inclusa la Svizzera. Ne scrive la NZZ.

Betancourt, che ha sempre respinto ogni accusa, è stato arrestato a Londra lo scorso settembre in seguito a un mandato internazionale richiesto dalla Procura di Zurigo, che lo indaga per riciclaggio qualificato. Le autorità svizzere hanno bloccato i suoi conti da centinaia di milioni di franchi, nell’ambito di un’inchiesta più ampia che finora ha portato al sequestro di circa 800 milioni di dollari.

Cresciuto in una famiglia benestante di Caracas, Betancourt ha fondato nel 2007 la Derwick Associates, società che in pochi anni ha ottenuto appalti miliardari per la costruzione di centrali elettriche in Venezuela. Secondo inchieste parlamentari venezuelane e documenti di autorità giudiziarie svizzere e statunitensi, questi contratti sarebbero stati gonfiati e accompagnati da irregolarità. L’ingegnoso schema consisteva nel concedere a PDVSA prestiti in bolívares – valuta allora svalutata – per poi ottenere rimborsi in dollari, quadruplicando il valore investito. Il tutto sarebbe stato reso possibile dal pagamento di tangenti a funzionari pubblici.

A renderlo una figura mediatica hanno contribuito anche il suo stile di vita ostentato e investimenti spropositati: un castello medievale vicino a Toledo acquistato per 24 milioni di euro, una villa da 30 milioni di sterline a Londra e partecipazioni in startup europee, tra cui un marchio di occhiali che gli è valso uno dei suoi tanti soprannomi.

L’indagine tocca da vicino anche la Svizzera: Betancourt aveva detenuto partecipazioni nella banca zurighese Credinvest, ribattezzata da alcuni media “la banca dei bolichicos”, e avrebbe utilizzato istituti finanziari elvetici per trasferimenti sospetti risalenti almeno al 2010.

Il procedimento contro di lui prosegue. Il magnate resta in libertà vigilata nel Regno Unito senza possibilità di lasciare il Paese.

Se il caso approderà a processo, Betancourt e altri imputati potrebbero comparire insieme davanti a un tribunale svizzero in quello che sarebbe uno dei procedimenti più imponenti per corruzione e riciclaggio mai celebrati nel Paese.