La decisione della Corte costituzionale, dello scorso ottobre, sarà valida a partire dal primo gennaio. L'aumento sarà in media dell'1,5% e sempre superiore all'1%.

Un aumento medio dell'1,5% con picchi anche più sostanziali (soprattutto al Sud), è quello che devono aspettarsi i conducenti di autovetture quando passeranno ai caselli autostradali nazionali della vicina Italia.
Secondo il Ministero dei Trasporti, l'aumento maggiore riguarderà la tratta Salerno-Pompei-Napoli, con un aumento dell'1,925%. Un adeguamento del pedaggio dell'1,46% è previsto per l'autostrada del Brennero, utilizzata anche da chi entra in Italia da nord.
L'aumento, consuetudine annuale delle società di gestione e basato su diversi fattori tra i quali i costi di manutenzione e l'inflazione, era stato contestato dal Governo italiano che aveva posto un freno nel 2020, a partire dall'esplosione della pandemia Covid. Il blocco al rincaro era poi stato rinnovato ogni anno.
A ottobre di quest'anno, però, la Corte costituzionale lo aveva dichiarato anticostituzionale, in quanto «contrario alla libertà di impresa», inoltre «il blocco è un danno anche per gli automobilisti perché compromette gli investimenti e la manutenzione necessari per garantire l’efficienza e la sicurezza delle autostrade».