Arriva l’autosospensione del giornalista da Mediaset, dopo le rivelazioni di Corona su presunti favori sessuali nel reality il "Grande Fratello".
MILANO - Dopo le accuse lanciate nelle scorse settimane da Fabrizio Corona nel suo programma su YouTube "Falsissimo", Alfonso Signorini si è autosospeso da Mediaset. Corona - lo ricordiamo - nelle due puntate intitolate "Il prezzo del successo" già messe online, denunciava l'esistenza di un presunto «sistema Signorini» per entrare nella casa del Grande Fratello.
A suffragare la sua tesi, l'ex di Nina Moric e Belen Rodriguez aveva portato all'interno del format presunte chat, telefonate, fotografie con lo scopo di portare a galla avances che Signorini avrebbe fatto ad aspiranti celebrità.
La prima reazione del direttore di Chi è stata quella di querelare l'ex paparazzo. Da qui ne è seguita l'apertura di un'inchiesta per "revenge porn" che vede Corona indagato per diffusione di immagini a contenuto sessualmente esplicito oltre che due perquisizioni: una presso l'abitazione dell'indagato e l'altra presso la sede della società che produce "Falsissimo".
I legali del conduttore - Ma torniamo all'ultimo episodio, in ordine di tempo, della faccenda, ovvero l'autosospensione del conduttore del "Grande Fratello" annunciata lunedì sera.
Fatto che è stato comunicato a Mediaset, come confermato dai legali del giornalista che, precisando di voler «denunciare ogni dettaglio di questa campagna calunniosa e diffamatoria, orchestrata con il chiaro intento di distruggere l’onorabilità, la rispettabilità e la brillante carriera del dottor Alfonso Signorini», hanno poi spiegato i motivi della scelta di farsi da parte del loro assistito: «Ha l’obiettivo di fronteggiare queste gravissime condotte illecite, a tutti evidenti, e soprattutto il capillare riverbero che trovano su alcuni disinvolti media».
La nota di Mediaset - Da parte sua, Mediaset ha promesso che «agirà con determinazione in tutte le sedi sulla base esclusiva di elementi oggettivi e fatti verificati per contrastare la diffusione di contenuti e ricostruzioni diffamatorie o calunniose, a tutela del rispetto delle persone, dei fatti e dei propri interessi».
Ma non solo, il gruppo ha precisato di avere «il dovere di tutelare, l’integrità delle proprie attività e dei prodotti editoriali, nonché la propria reputazione nei confronti del mercato e del pubblico», senza però esimersi dall'aggiungere che «chi opera per l'azienda è tenuto ad attenersi a chiari principi di correttezza, responsabilità e trasparenza, come definiti dal codice etico, che viene applicato senza eccezioni. Sono in corso tutti gli accertamenti e verifiche per garantirne il suo rispetto».
«Ho ancora tante chat» - Infine, Fabrizio Corona lunedì sera ha voluto commentare la decisione, parlando di «deliranti motivazioni dell'autosospensione». Ma non solo, l'ex fotografo ha promesso ulteriori novità: «Ho ancora tante chat, prove e documenti da farvi leggere...».