Nel n.1 del 2023 parliamo di figli unici, del Gianni Brera romanziere, di Mirko Cotti Piccinelli Social media manager e della Befana (di nuovo Buon Anno)
"Son figlio unico, la mia casa è vuota senza te", cantava nel 1966 Riccardo Del Turco. ‘Figlio unico’ è la versione italiana di ‘Trem das Onze’, composizione del cantante brasiliano paulista Adoniran Barbosa, pubblicata nel 1964. In quegli anni, e anche un poco più tardi, questa poteva essere a grandi linee l’idea che la psicologia aveva dei figli unici: "Auto-centrati, poco amabili, egoisti, solitari e disadattati". Pare addirittura che Stanley Hall (1846-1924), eminente psicologo e primo presidente dell’APA, American Psychological Association, abbia affermato che "essere figli unici è un male in sé". A proposito di figli unici, in questa prima edizione del 2023 Mariella Dal Farra si cala su pregiudizi, miti da sfatare e sul peso dello ‘stile genitoriale’.
Si diceva ‘plebeo’ e questo era un vezzo e una verità. E così dicendo si metteva dalla parte opposta degli ‘intellettuali’, che lo detestavano o lo ignoravano quasi tutti. Gianni Brera non è stato soltanto letteratura, cronaca e neologismi calcistici, ma anche romanzi. Dell’altro Brera – ‘Il corpo della ragassa’, ‘Il naso bugiardo, ‘Il mio vescovo e le animalesse’, tra i titoli – traccia il ritratto Marco Stracquadaini.
Vive a Mendrisio, è cresciuto a Gravesano, ha 26 anni e laRegione e (presto anche) Ticino7 gli hanno dato le chiavi di Instagram. Fotografato per la pagina ‘Incontri’ con Sashimi in braccio (Sashimi è il suo gatto), Mirko Cotti Piccinelli, Social media manager, è intervistato da Davide Martinoni.
In questo inizio d’anno trovano spazio anche l’elogio della Befana a firma la Ficcanaso, la presentazione de ‘La vita bugiarda degli adulti’, l’ultimo romanzo di Elena Ferrante diventato una serie Netflix, e questa domanda: "Siamo noi che governiamo i desideri o sono i desideri che ci manipolano a piacimento?" (risponde Giovanni Luise).
Augurio di buona lettura segue.