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Torna il Festival della Natura

Alla scoperta della biodiversità con il WWF

Il tocco arlecchino dei fiori in città
(© Marta Falabrino)
13 maggio 2023
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«Il mondo è bello perché è vario”: quante volte abbiamo sentito quest’affermazione? Diverse culture e tradizioni, diverse persone e diverse opinioni: tutti elementi che arricchiscono le nostre vite e la nostra esperienza. In natura questa diversità non è soltanto un arricchimento ma è la base fondamentale della vita. La biodiversità, ovvero la diversità di specie ed ecosistemi, è un indicatore di quanto un territorio sia sano e resiliente. Minore biodiversità significa spesso minore bellezza, in un bosco come in uno stagno, ma anche una riduzione delle loro capacità di rispondere alle numerose sfide quali siccità o incendi. Tra queste c’è anche l’essere umano artefice della frammentazione del territorio a causa di strade, della riduzione della superficie degli habitat, del cambiamento climatico e dell’inquinamento che sono tutti fattori che contribuiscono all’impoverimento degli ecosistemi.

Per questo nasce il Festival della Natura, della durata di dieci giorni, che propone centinaia di eventi gratuiti in tutta la Svizzera per portare grandi e piccini in natura e sensibilizzare verso le meraviglie della sua varietà.

Campi, prati e sorgenti

Quest’anno il WWF Svizzera italiana organizza ben tre incontri alla scoperta della natura. Ti piace l’agricoltura? Allora attivati per la biodiversità sabato 20 maggio per una giornata di eco-volontariato presso il campo di Seminterra, una cooperativa agricola che produce frutta, verdura e piantine nel rispetto della natura e delle persone. Una giornata costellata da tante piccole azioni per rendere il campo una vera convivenza tra agricoltura e piccoli animaletti. Tra le attività ci sarà la pulizia dalle piante invasive, la protezione per gli alberelli e la creazione di mucchi di rametti e sassi. Cerca l’attività e iscriviti sul sito www.festivaldellanatura.ch.

Un’altra proposta riguarda l’acqua che di questi tempi è davvero scarsa… motivo in più per andare a scoprirne le sorgenti.

Domenica 21 maggio unisciti al biologo Alberto Conelli per un’escursione naturalistica che ti permetterà di scoprire le sorgenti della Fiumeggia, un affluente della Moesa nel fondovalle mesolcinese, a Cama. Se vuoi risalire i corsi d’acqua e arrivare alla loro sorgente iscriviti con una mail a alberto.conelli@gmail.com.

Hai spirito di avventura e osservazione? Allora puoi diventare esploratore per un giorno. Sabato 28 maggio parti alla scoperta del prato secco Gerun da Merat ai piedi del Poncione d’Arzo e, con l’aiuto di alcuni esperti biologi, scoprirai la ricca biodiversità del luogo. Se ti piace fare fotografie inviaci le tue preferite della giornata: le migliori saranno pubblicate su questa pagina. Per maggiori informazioni: Francesco Maggi, 091 820 60 00 oppure Francesco.Maggi@wwf.ch.

Gli eventi

Con alcune provvidenziali piogge si stanno rinverdendo i boschi e fanno capolino gemme, fiori, api e uccellini: è arrivata la primavera. Ma non solo. È tempo per il Festival della Natura, la festa dedicata al nostro meraviglioso patrimonio naturale e alla sua diversità. Dal 18 al 28 maggio in tutta la Svizzera si terranno centinaia di eventi (di cui oltre 30 in Ticino). Come è diversa la natura, allo stesso modo lo saranno anche le attività: escursioni, mostre, stand informativi e passeggiate organizzati da enti e specialisti che si occupano di natura, fauna, flora, ma anche di turismo e di tutela del paesaggio. Diversificato è anche il pubblico a cui si orientano: grandi, giovani e piccini di ogni regione che troveranno proposte adatte a loro.

Da nord a sud, partendo dalla passeggiata interattiva attraverso il borgo di Giocafaido, alla scoperta degli animali presso il Museo Cantonale di Storia Naturale di Lugano; dalla passeggiata al crepuscolo della Fondazione Bolle di Magadino in ascolto di rane e raganelle, all’attività di eco-volontariato per ripulire dalle neofite una parte del nuovissimo Parco del Laveggio. Fra teatri e concerti, corsi per imparare a fare il proprio orto, yoga nella natura e gite in bicicletta ci sono attività davvero per tutti i gusti, da chi preferisce una passeggiata a chi apprezza un’esposizione. L’idea è di offrire a chiunque l’opportunità di scoprire la natura e la sua meravigliosa diversità.

Scoprite su www.festivaldellanatura.ch tutti gli eventi in Ticino e nel resto della Svizzera e come aiutare la fauna e la flora locali. Prendere parte agli eventi è facile, basta scegliere, iscriversi (se necessario) e partecipare. Vi aspettiamo!

Celeste all’improvviso: l’animale dell’anno

Talvolta biodiversità e canoni di bellezza non seguono gli stessi binari. Prati secchi, un bosco rado e lande di ghiaia non sembrano covi di grande biodiversità. Eppure, anche queste zone sono fondamentali per la diversità delle specie. Proprio nelle golene, negli argini sassosi dei fiumi, nei prati e nei campi secchi trova rifugio il mimetico animale dell’anno 2023 di ProNatura: la cavalletta celeste. Si tratta di un ortottero, diffuso in Svizzera soprattutto nel Canton Ticino, in Vallese e nel Giura meridionale, dai fondovalle fino a 2’000 m s.l.m. Dai colori simili alle distese ghiaiose che abita la cavalletta celeste dà credito al suo nome quando si alza in volo. Per librarsi sfodera le sue ali di un celeste intenso con due fasce nere laterali, balenando nei terreni spogli. Proprio questi paesaggi brulli, caldi e aridi sono diminuiti drasticamente a causa dello sfruttamento idroelettrico e una diversa regolazione di dighe e corsi d’acqua. Pascoli e prati secchi sono invece vittime della cementificazione, concimazione e dell’avanzata del bosco fino ad arrivare a una riduzione del 95% nel secolo passato. Rivisitazioni umane a questi terreni, cave di ghiaia e siti ferroviari sono certamente d’aiuto, ma è fondamentale proteggere la casa naturale della cavalletta celeste. Come lei, che, prima invisibile tra i sassi e gli sterpi, balena rapida e celeste quando ci avviciniamo troppo e riscompare, inghiottita dal grigio-verde di una golena o di un prato secco, così la biodiversità talvolta non è evidente all’occhio, ma sempre ci sorprende e necessita della nostra cura.

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