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Tutti fuori, Scuola all’aperto

Anche quest’anno il WWF lancia un appello agli allievi e ai docenti di tutta la Svizzera

14 settembre 2019
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Anche quest’anno il WWF lancia un appello agli allievi e ai docenti di tutta la Svizzera per invitarli a svolgere le lezioni all’aria aperta. Il progetto “Scuola all’aperto – imparare nella natura” è alla sua seconda edizione. Dal 16 al 20 settembre saranno quasi 1’300 le classi che spalancheranno le porte delle loro aule per immergersi nella natura. Libri e quaderni questa volta rimangono in classe, la ricerca del materiale didattico verrà svolta direttamente nella natura, per esempio sul terreno, tra gli alberi o magari lungo il corso di un ruscello: per conoscere, apprezzare e rispettare il mondo che ci circonda. Stare in un ambiente naturale stimola l’apprendimento degli allievi, promuovendo le loro competenze sociali e la loro capacità di muoversi e orientarsi nello spazio. L’insegnamento all’aria aperta favorisce il benessere del docente e degli allievi e rinforza l’atmosfera positiva della classe.
Per approfondimento sul tema, vedi
Ticino7 n. 24 del 15 giugno 2018 su: issuu.com/laregione

Perché insegnare all’aperto?

Il WWF, in collaborazione con i suoi partner, s’impegna nella promozione di attività che permettano di rafforzare il contatto con la natura e gettare le basi per un atteggiamento positivo nei confronti dell’ambiente. Con il progetto “Scuola all’aperto” si desidera incoraggiare gli insegnanti a svolgere il più spesso possibile le lezioni all’aria aperta, per imparare nella e con la natura. “La scuola all’aperto è uno strumento ideale per imparare nella natura”, ci spiega Nadia Klemm, coordinatrice regionale del progetto presso il WWF Svizzera italiana.

Il WWF, infatti, sta intraprendendo una riflessione sul tema della “scuola del futuro”, per esempio ragionando su cosa ci si aspetta dai bambini di oggi nel mondo del lavoro di domani. Perché la digitalizzazione in corso avrà inevitabilmente un’influenza anche sulla vita professionale dei lavoratori del futuro. Verranno richieste nuove competenze e abilità. Parole chiave come comunicazione, competenze sociali, capacità di risoluzione dei problemi, pensiero critico, creatività e benessere avranno un ruolo importante, in quanto difficilmente realizzabili dalla tecnologia.

Questo tipo di competenze può essere sviluppato anche grazie all’insegnamento all’aperto. “L’aria fresca e il movimento stimolano tutti i sensi, gli allievi sono così maggiormente motivati e viene favorito il processo d’apprendimento”, aggiunge Nadia Klemm. Attività regolari ed esperienze intense vissute nella natura già a partire dall’infanzia e dall’adolescenza influenzano per esempio il benessere, la percezione positiva di sé, la motivazione, la capacità di concentrazione, le competenze linguistiche e la creatività. “Imparare facendo” e stare a contatto con la natura stimolano l’apprendimento e offrono un ottimo equilibrio rispetto al mondo digitale.

Nel 2018 il WWF ha proposto la prima edizione della settimana d’attività “Scuola all’aperto” a cui circa mille classi hanno aderito con entusiasmo. Quest’anno l’interesse per l’insegnamento all’aria aperta non è diminuito e dal 16 al 20 settembre in tutta la Svizzera quasi 1’300 classi e oltre 25’000 allievi si lanceranno in questa avventura. Il WWF e le altre organizzazioni partner, tra cui per la Svizzera italiana la Fondazione Silviva, i Centri Natura di Pro Natura, il Centro Natura Valle Maggia e Geasi, sostengono i docenti nelle loro lezioni all’aria aperta con un dossier didattico adatto al piano di studio, formazioni per docenti, consulenze personalizzate ed escursioni guidate nella natura.

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