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Le figlie della primavera

La straordinaria vita del rondone, che vola e non si ferma mai

6 aprile 2019
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È tornata la primavera e rondini, rondoni e balestrucci presto saranno ovunque intorno a noi, riempiendo l’aria dei loro gioiosi richiami. Non tutto si sa della loro vita, delle loro abitudini e del loro numero. Eppure, noi tutti siamo abituati a vederli arrivare.

Una vita fra le nuvole

I rondoni sono abilissimi nel volo e passano tutta la vita librati in aria: mangiano in aria, si corteggiano in aria, dormono in aria. Non si posano mai in terra se non nella stagione degli amori, quando raccolgono il materiale per costruire il nido o quando devono accudire i piccoli nidiacei. Pensate, questi uccelli sono talmente abituati a fare tutto volando che, ad esempio, non riuscirebbero mai a catturare un insetto posato su un ramo, su un muretto o su una parete! Perciò quando un temporale o una giornata ventosa costringono gli insetti a rimanere posati a terra o nei loro nascondigli, i rondoni passano avanti e indietro in volo radente sopra gli insetti, li sfiorano con le ali, cercano di spaventarli, insomma le tentano tutte pur di farli alzare in volo e catturarli. Oppure si spostano di alcuni chilometri per cacciare o volano sopra le nubi. Rondini e balestrucci, invece, dormono nel nido o su posatoi e si posano spesso anche sui rami. In caso di pioggia, invece, dipendono molto dagli alberi ad alto fusto, dove gli insetti volano al riparo dall’acqua. Purtroppo, meno sono gli alberi a disposizione, meno probabilità hanno di cacciare.

I miti

Le rondini sono sempre state considerate dall’uomo come delle creature capaci di portare fortuna, sempre bene accolte nelle campagne e sotto i tetti delle case. Nell’antica Roma era di buon augurio se una rondine costruiva il nido sotto il tetto della casa, ma la fortuna si trasformava in sfortuna se la rondine per qualche ragione abbandonava il rifugio. Fino al XIX secolo nessuno, neanche gli studiosi, capiva dove andassero le rondini all’arrivo della stagione fredda. Tutto quello che potevano osservare era che enormi stormi di questi uccelli, provenienti da tutta Europa, si davano appuntamento sulle rive del mare e poi, tutti insieme, quasi rispondendo a un invisibile comando, partivano in volo per svanire all’orizzonte. Nessuno allora poteva credere che rondini, rondoni e balestrucci, con un prodigioso volo migratorio di oltre 9mila chilometri, avrebbero raggiunto l’Africa e anche il lontanissimo Madagascar, così, non sapendo che fine facessero, si finì per credere che passassero l’inverno in fondo al mare!

Il tempo delle uova

“Aprile dolce dormire” recita un famoso detto popolare, ma c’è chi a dormire, in questo periodo dell’anno, non ci pensa proprio. Le rondini sono infatti impegnatissime nella costruzione del nuovo nido o nella riparazione di quello abbandonato l’anno precedente. Mamma e papà rondine impiegano in questa impresa dagli 8 ai 20 giorni. Il materiale da costruzione: terra mista a fango che viene raccolta in piccoli grumi e impastata con la saliva che funge da colla. Le “pallottoline” di fango vengono poi appiccicate l’una all’altra in modo da formare un nido circolare che poggia su travi o sporgenze dei sottotetti. Al fango talvolta si possono trovare mischiati anche piccoli legnetti, piume e pagliuzze. L’interno del nido viene invece imbottito e foderato con piume, penne, steli d’erba e ciuffi di pelo per renderlo caldo e accogliente. A maggio mamma rondine depone dalle 4 alle 6 uova che cova senza sosta e abbandona per qualche minuto solo per nutrirsi. Dopo 12-15 giorni le uova si schiudono, lasciando intravedere i piccoli nidiacei, pigolanti, senza piume, ciechi e con una bocca enorme. A 4 settimane d’età le piccole rondini sono già autosufficienti e in grado di affrontare la vita per conto loro. E i genitori? Loro ricominciano tutto da capo! Infatti le rondini, così come i balestrucci, all’inizio di agosto depongono le uova una seconda volta. E non è raro osservare i giovani rondinotti della prima covata che si danno da fare, insieme ai genitori, per portare insetti e ogni sorta di ghiottonerie ai loro fratellini minori.

Vita dura

Eppure le rondini sono in forte declino. Si calcola infatti che in Europa, solo negli ultimi dieci anni, siano diminuite del 40%. I motivi sono molteplici: l’agricoltura intensiva e l’uso sempre più smisurato di prodotti chimici. E poi la riduzione di stalle, la modernizzazione degli edifici, ma anche i cambiamenti climatici – soprattutto nelle aree di svernamento in Africa – e il consumo del suolo. In Svizzera la situazione legislativa parla chiaro: secondo la legge federale e cantonale tutte le specie di rondini e rondoni sono protette. Chi dunque disturba la loro nidificazione, distrugge i nidi e persino preleva i piccoli è punibile. Cosa fare? L’associazione Ficedula aiuta con diversi consigli, preleva i piccoli caduti dal nido e dà indicazioni su come aiutare questi uccelli. Non solo: sono attivi in tutto il Ticino, mettendo a disposizione di questi uccelli gli strumenti per costruire i nidi. Vengono lasciate delle piccole pozzanghere fangose, legnetti, piume, nelle aree usate da rondoni e rondini.

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