Svizzera

CF: penuria farmaci, gruppo esperti propone contromisure

22 ottobre 2025
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Semplificare le direttive amministrative, omologare confezioni estere e monitorare i farmaci in base alla rilevanza terapeutica. Sono alcune delle proposte formulate da un gruppo di esperti incaricato dalla Confederazione di esaminare il problema della difficoltà di approvvigionamento di medicamenti. Il Consiglio federale ha preso conoscenza oggi del relativo rapporto e deciderà come muoversi in primavera.

Le carenze nelle forniture di farmaci hanno cause sia globali sia specifiche alla Svizzera, evidenzia in una nota il governo. Da un lato, il dislocamento della produzione in Asia, la concentrazione su pochi offerenti, i processi complessi e le crisi internazionali provocano perturbazioni nelle catene di approvvigionamento.

Dall'altro, intervengono anche particolarità come disposizioni di legge o le limitate possibilità di guadagno del mercato svizzero, relativamente piccolo. Le difficoltà di approvvigionamento interessano soprattutto medicamenti di base a basso prezzo come gli antidolorifici, i vaccini, l'insulina o gli antibiotici.

Varie proposte

Il gruppo di esperti - presieduto da Bernhard Pulver, ex consigliere di Stato del canton Berna e attuale presidente del Gruppo Insel - era stato incaricato di elaborare proposte che integrassero i miglioramenti già introdotti dal Consiglio federale, in particolare in merito a misure attuabili a breve termine. Il suo obiettivo principale era capire come mantenere il mercato sufficientemente attraente affinché continui a essere fornito dei medicamenti a basso prezzo più spesso interessati dal fenomeno (soprattutto generici e con brevetto scaduto).

Nel rapporto redatto al termine dei lavori, gli esperti consigliano ad esempio una semplificazione delle direttive amministrative relative all'omologazione dei medicamenti. Un'altra proposta riguarda la possibilità di omologare confezioni estere per eliminare gli ostacoli che possono causare problemi nelle forniture o ritiri dal mercato.

Viene inoltre suggerito di monitorare i farmaci in base alla rilevanza terapeutica, di assicurare le attuali importanti capacità produttive mediante sistemi di incentivi e di rafforzare la rete internazionale. Oltre a ciò, l'approvvigionamento di medicamenti andrebbe incluso nella politica di sicurezza della Confederazione.

Adeguamenti già introdotti

L'esecutivo ricorda dal canto suo come di recente siano già stati introdotti dei miglioramenti, vedasi la rimunerazione di medicamenti fabbricati dalle farmacie stesse. Il Consiglio federale ha anche deciso di rafforzare l'approvvigionamento a lungo termine con un pacchetto di misure volte per esempio ad ampliare le scorte obbligatorie, a facilitare l'importazione di medicamenti non omologati in Svizzera o a consentire la fabbricazione da parte della farmacia dell'esercito in caso di una grave situazione di carenza.

Con il controprogetto all'iniziativa popolare "Sì alla sicurezza dell'approvvigionamento medico", il governo punta poi sui medicamenti di base più utilizzati, mentre con la revisione della legge sulle epidemie viene a crearsi una base giuridica che consente alla Confederazione di procurarsi materiale importante quando i Cantoni e i privati non sono in grado di farlo. Infine, la modifica della legge federale sull'assicurazione malattie consente, in caso di penuria, di escludere i farmaci dal riesame dei prezzi ogni tre anni e di autorizzare degli aumenti, così da evitare ritiri dal mercato da parte dei fabbricanti.

Prossimamente, gli esperti dei dipartimenti competenti valuteranno come attuare le proposte contenute nel rapporto, in che misura queste possono essere integrate nei progetti in corso o già pianificati e quali necessitano di un'ulteriore concretizzazione, chiarendo anche gli aspetti legali e finanziari. Sulla base di ciò, la prossima primavera il Consiglio federale deciderà sul seguito dei lavori.