Svizzera

Parlamento di Berna condanna la violenza alla manifestazione pro Palestina

Mozione approvata all'unanimità, con dibattito su strategia di de-escalation, intervento di polizia e uso di proiettili di gomma

16 ottobre 2025
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Gli eccessi di violenza alla manifestazione pro Palestina di sabato scorso a Berna sono stati condannati oggi all'unanimità dal Parlamento della città federale. Resta controverso se il governo cittadino e la polizia abbiano scelto la tattica giusta tollerando inizialmente la dimostrazione non autorizzata.

L'UDC ha dichiarato che la strategia della de-escalation è fallita e che in futuro non si dovranno più tenere manifestazioni nel centro della città, ma solo davanti alla Reitschule, il centro culturale alternativo. Il Centro ha chiesto che le dimostrazioni non autorizzate vengano stroncate sul nascere per quanto possibile. Il PLR ha sottolineato che l'appello alla manifestazione, che esaltava la violenza, aveva già indicato il tono in anticipo.

Anche la sinistra è rimasta sconvolta dalla violenza di alcuni manifestanti, ma ha anche sollevato la questione della proporzionalità dell'intervento di polizia. Il PS, il più grande partito del legislativo cittadino, ha chiesto di prendere sul serio, ad esempio, i rapporti sull'uso di proiettili di gomma all'altezza degli occhi.

Il consiglio municipale ha promesso un'analisi approfondita di quanto accaduto, ha detto la sindaca Marieke Kruit (PS). Quest'ultima ha ringraziato la polizia per il lavoro svolto in condizioni difficili e ha condannato i facinorosi. È legittimo manifestare contro la guerra di Israele a Gaza, "ma non accettiamo questa violenza", ha aggiunto.

Per quanto riguarda la polizia, è chiaro che deve usare la forza quando lo Stato di diritto è attaccato, ha aggiunto il responsabile della sicurezza Alec von Graffenried (Verdi lista libera) al termine del dibattito durato circa 70 minuti.