Il Consiglio federale avvia la consultazione pubblica fino al 31 ottobre
Il Consiglio federale svizzero ha dato il via libera ai cosiddetti Bilaterali III, avviando una consultazione pubblica che durerà fino al 31 ottobre. L'obiettivo è stabilizzare e modernizzare le relazioni con l'Unione Europea, come ha dichiarato il consigliere federale Ignazio Cassis durante una conferenza stampa a Berna. Cassis ha sottolineato l'importanza di relazioni stabili con l'UE per la popolazione, le imprese e la ricerca.
"Oggi è una giornata importante per la Svizzera", ha affermato Cassis, evidenziando che la consultazione riguarda i testi negoziati, le leggi di applicazione e le misure d'accompagnamento. I documenti pubblicati comprendono 1889 pagine, tra cui 160 dedicate alle leggi, 799 agli accordi e 930 al rapporto esplicativo. Cassis ha descritto il lavoro come "immenso" e "appassionante".
Il capo negoziatore svizzero, Patric Franzen, ha descritto il processo negoziale come intenso, con un approccio settoriale che ha permesso di definire chiaramente l'adozione dinamica del diritto. La Svizzera ha ottenuto importanti eccezioni in questo ambito.
Vincenzo Mascioli, segretario di Stato della migrazione, ha spiegato che l'immigrazione dall'UE rimane orientata al mercato del lavoro, mentre Helene Budliger Artieda, direttrice della SECO, ha ribadito l'impegno della Svizzera per la parità salariale.
Cassis ha ricordato le tappe precedenti, inclusa la conclusione dei negoziati con Bruxelles e la revisione giuridica dei testi. Il pacchetto è stato parafato il 21 maggio e la decisione del Consiglio federale segna la conclusione della preparazione legale per l'applicazione del pacchetto in Svizzera.
Il Consiglio federale ha valutato diverse opzioni per il futuro delle relazioni con l'UE, decidendo di proseguire la via bilaterale, considerata la più vantaggiosa per sicurezza, benessere e indipendenza del Paese.
Il pacchetto non rappresenta un cambio di rotta nella politica estera svizzera, ma mira a mantenere la via bilaterale su basi solide, garantendo la partecipazione al mercato interno europeo e cooperazioni specifiche.
Il Parlamento riceverà quattro decreti federali per la stabilizzazione e lo sviluppo delle relazioni bilaterali nei settori della sicurezza alimentare, dell'elettricità e della sanità. Sono previste modifiche a 32 leggi svizzere e l'emanazione di tre nuove leggi.
Cassis ha sottolineato che l'accesso al mercato UE costerà alla Svizzera circa un miliardo di franchi all'anno, ma ha definito l'investimento sensato per il benessere del Paese. La firma degli accordi e la loro trasmissione al Parlamento per la ratifica sono previste per il primo trimestre del prossimo anno.