Svizzera

Attacco hacker a mail gestore di centrale elettrica di riserva Birr

15 maggio 2025
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Un account di posta elettronica di Prismecs, gestore della centrale di riserva di Birr (AG), ha subito un attacco hacker. Una portavoce dell'Ufficio federale dell'energia (UFE) ha confermato a Keystone-ATS una notizia in tal senso diffusa inizialmente dai portali di informazione online di Tamedia.

Il ministro dell'energia Albert Rösti è stato informato, ha indicato la portavoce dell'UFE.

I sistemi informatici della centrale e di Prismecs sono tuttavia separati, "in modo da non compromettere la capacità operativa della centrale di riserva", ha proseguito la portavoce.

Prismecs è una società con sede a Houston, in Texas, e una sua filiale gestisce la centrale di riserva di Birr. Secondo i media, gli hacker hanno attaccato l'account e-mail di un manager di Prismecs e hanno poi inviato e-mail di phishing a nome del responsabile svizzero di Prismecs.

È probabile che il caso sia stato uno dei primi attacchi soggetti a dichiarazione obbligatoria in Svizzera, ma l'Ufficio federale della cibersicurezza (UFCS) non ha potuto "né confermarlo né smentirlo" a Keystone-ATS, in quanto l'UFCS dovrebbe pubblicare informazioni sui ciberattacchi in corso solo se l'azienda o la persona interessata acconsente.

Dal primo aprile di quest'anno, i gestori di infrastrutture critiche sono tenuti a segnalare i cyberattacchi all'UFCS entro 24 ore in seguito alle modifiche apportate alla legge federale sulla sicurezza delle informazioni.

Dall'introduzione della dichiarazione obbligatoria l'UFCS ha ricevuto complessivamente 32 segnalazioni di ciberattacchi a infrastrutture critiche, viene indicato. Dieci riguardavano autorità pubbliche, cinque compagnie di assicurazione, quattro il settore finanziario e tre ciascuno i settori della fornitura di gas e delle telecomunicazioni. Sono stati colpiti anche altri settori come il servizio postale, i trasporti, l'istruzione e il settore energetico.

Il Consiglio federale ha deciso tre anni fa di costruire la centrale di riserva di Birr a causa del rischio di una carenza energetica, innescata tra l'altro dall'invasione russa dell'Ucraina.