Le casse pensioni hanno guadagnato molto bene nel 2024, ma non tutti ne potranno approfittare: lo afferma la ‘Neue Zürcher Zeitung’, che lunedì ha pubblicato una stima sul tema. Secondo le valutazioni, citate dal quotidiano, della società di consulenza Complementa, il rendimento medio si è attestato al 7,6% (contro il +5% del 2023, seguito al -9,6% del 2022; performance media dal 2006: +3,4%). Con un patrimonio investito di 1’200 miliardi di franchi, ciò significa che è stato realizzato un utile di 90 miliardi. Ma cosa succede di questi guadagni? I fondi pensione continueranno ad accrescere le loro riserve o soldi confluiranno effettivamente nelle tasche degli assicurati? “La maggior parte delle casse si trova in una posizione molto solida, che consente loro di concedere accrediti elevati”, spiega alla ‘Nzz’ Markus Wirth, Ceo di Complementa. Secondo le sue stime, nel 2024 i lavoratori potranno beneficiare di un tasso d’interesse medio sugli averi del secondo pilastro di poco inferiore al 4%, una cifra superata solo una volta negli ultimi 20 anni. Esiste però un enorme divario tra gli istituti di previdenza: i maggiori beneficiari sono i dipendenti di Ubs e Sulzer, che otterranno il 9%. Anche chi lavora per Migros fa parte del gruppo di testa, con il 7,5%. Swisscom paga il 6%, le Ffs il 4,5%, la Posta un po’ meno del 3%, la Confederazione l’1,5%. ATS/RED