Svizzera

La cozza quagga da specie invasiva a risorsa naturale

Una start-up losannese intende estrarre dal mollusco che infesta il Ceresio alcune sostanze utili per produrre alternative al cemento o ai fertilizzanti

Il mollusco invasivo
(Keystone)
25 luglio 2024
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La cozza quagga non è solo una specie invasiva da eradicare, bensì anche una risorsa naturale da sfruttare, ad esempio come alternativa al cemento o ai comuni fertilizzanti. È l'idea della start-up di Losanna Alien Limited, che si è aggiudicata già diversi premi per questa sua innovazione.

Il mollusco in questione, originario del Lago d'Aral e dei bacini del Mar Nero e del Mar Caspio, ha da tempo raggiunto anche le nostre latitudini, intaccando la biodiversità e le infrastrutture dei laghi elvetici. La cozza quagga è infatti proliferata in Svizzera a macchia d'olio arrecando gravi danni alle specie indigene che popolano gli habitat lacustri in tutto il Paese, ma anche causando danni non indifferenti alle tubature, ai filtri negli impianti dell'acqua potabile, o nelle centrali idroelettriche.

Un problema che è ben noto anche in Ticino, dove questi molluschi sono presenti in abbondanza nel lago Ceresio. E, se fino ad ora enti e autorità hanno fatto di tutto per debellare una piaga che intacca l'ambiente e danneggia ogni superficie sulla quale si posa (scafi delle barche, tubazioni ecc.), Alien Limited ha voluto trovare il modo per "trasformare questo flagello in un'opportunità", come ha spiegato la fondatrice Carole Fonty, interpellata dall'agenzia Keystone-Ats.

L'idea è quella di "scomporre" questi molluschi non commestibili e sfruttare al massimo "tutte le loro proprietà", come ad esempio la calcite presente all'interno delle conchiglie da utilizzare per produrre un tipo di cemento "ecologico".

Per farlo, l'imprenditrice ha collaborato con il Laboratorio per i materiali da costruzione del Politecnico federale di Losanna (Epfl), dove il minerale normalmente estratto dalle rocce sedimentarie è stato sostituito con quello estratto dalle conchiglie delle cozze. Da questo processo è stato così creato un cemento di tipo LC3, ovvero un prodotto cementizio con un impatto ambientale ridotto. Il composto del cemento LC3 è infatti ben diverso da quello tradizionale, poiché consente di ridurre fino al 40% le emissioni di CO2 nella filiera di produzione.

"I risultati dei test hanno confermato che le proprietà di questo cemento sono simili a quelle dell'LC3 prodotto con il calcare delle rocce", ha osservato Fonty, definendo l'esito ottenuto come "una valida alternativa". Pioniera mondiale in questo campo, Fonty ha affermato di essere già stata contattata da diversi produttori di cemento interessati alla sua attività.

Anche come fertilizzante

Dopo aver esplorato le proprietà "nascoste" delle conchiglie, la ricercatrice ginevrina ha pure escogitato un interessante impiego per quanto riguarda ciò che si trova racchiuso all'interno delle cozze quagga. Grazie agli studi condotti in collaborazione con l'Alta scuola di ingegneria e gestione del canton Vaud, con sede a Yverdon-les-Bains, la start-up sta sviluppando un tipo di "fertilizzante organico e locale" da impiegare nell'agricoltura. I risultati finali sono tuttavia attesi per questo autunno. Il prodotto, viene svelato, è composto dai minerali e dalle sostanze nutritive contenute nelle viscere del mollusco.

Ma la società vodese non si è limitata a collaborare solo con gli atenei. Negli ultimi mesi la start-up ha lavorato anche con le autorità pubbliche cantonali e, per la fine dell'anno, è previsto un progetto pilota assieme ai Servizi industriali di Losanna, con l'obiettivo di testare i processi escogitati da Alien Limited a livello "industriale".

Per l'occasione, Fonty spera di poter raccogliere dai fondali elvetici "circa un centinaio di tonnellate" di cozze quagga e addirittura "diverse migliaia di tonnellate" entro il 2045, sempre rispettando l'equilibrio lacustre. "L'idea è quella di raccogliere il materiale necessario in modo da non danneggiare l'ecosistema", sottolinea. Per la raccolta dei molluschi si stanno creando partenariati con pescatori, autorità locali e aziende che operano nei vari specchi d'acqua.

La strategia non si limita al Lemano, poiché l'invasione delle cozze quagga interessa, come detto, molti altri laghi della Svizzera, come il Ceresio e i laghi di Neuchâtel, Bienne e Costanza.

Premi e appoggio politico

La start-up Alien Limited è stata fondata ufficialmente lo scorso maggio. Tuttavia, le sue origini risalgono all'estate del 2023, quando Fonty – nata a Parigi ma residente a Ginevra dal 2010 – dopo una carriera di oltre 15 anni nel settore del marketing e del management, decide di cambiare carriera e di "adoperarsi a favore del lago", come sostiene lei stessa.

Il suo progetto ha già ottenuto diversi riconoscimenti in svariate competizioni dedicate alle start-up, tra cui il Premio Genilem alla fine del 2023 e, più recentemente, la competizione Venture a Zurigo.

Oltre al sostegno e ai fondi raccolti attraverso questi concorsi, Alien Limited può beneficiare di altri sostegni, in particolare dall'Agenzia per la promozione dell'innovazione Innosuisse e, a livello regionale, dall'Impact Hub di Losanna.

La missione ecologica che si è prefissata l'azienda, inoltre, comincia a fare leva anche in politica, dove il lavoro di Alien Limited è già stato citato in due interpellanze, una al Consiglio nazionale e l'altra all'interno del Gran Consiglio vodese.