Per gli altri due morti, un uomo e una donna, sono ancora in corso le procedure di identificazione. Il capo soccorritori: ‘La slavina è stata provocata’
Le persone rimaste uccise dalla valanga che si è staccata ieri, lunedì 1º aprile, vicino a Zermatt (in Vallese) sono due uomini e una donna. Fra questi vi è uno sciatore americano di 15 anni. Lo ha annunciato martedì la Polizia cantonale. Il ferito è invece uno svizzero di 20 anni.
Per gli altri due morti sono ancora in corso le procedure di identificazione. Il ferito si trova in condizioni gravi in ospedale.
La slavina si è staccata poco dopo le 14 a Riffelberg ed è stata vista da numerosi testimoni nel comprensorio sciistico, ha precisato la polizia. Le vittime sono state travolte mentre si trovavano fuori pista. I tre morti e il ferito sono stati recuperati dopo un'importante azione di ricerca. Al momento alle autorità non sono giunte allerte di persone disperse.
Secondo quanto riportato dalla Srf, il capo di lunga data del servizio di salvataggio in montagna a Zermatt, Bruno Jelk, ha parlato di due valanghe che sono probabilmente state provocate da qualcuno.