Va così ad aggiungersi agli altri ‘ministri’: Ignazio Cassis, Karin Keller-Sutter, Guy Parmelin, Viola Amherd, Albert Rösti, Elisabeth Baume-Schneider.
Il grande giorno è finalmente arrivato. Dopo tanta attesa oggi a Berna si deciderà chi succederà ad Alain Berset in Consiglio federale. Il Partito socialista ha presentato due candidati: il grigionese Jon Pult e il basilese Beat Jans
La giornata, a Camere riunite, inizierà alle 8 con la rielezione dei consiglieri federali uscenti. A eccezione di Berset, tutti gli altri cosiglieri federali - Ignazio Cassis (Plr), Karin Keller-Sutter (Plr), Guy Parmelin (Udc), Albert Rösti (Udc), Viola Amherd (Centro) ed Elisabeth Baume-Schneider (Ps) si ripresentano per un nuovo mandato di quattro anni.
Il Ps polemizza con il campo borghese sui voti a Jositsch
Il PS deplora l'atteggiamento del campo borghese oggi durante l'elezione del successore di Alain Berset in Consiglio federale. Chiede alla destra se "vuole ancora i socialisti al governo".
"Prendiamo atto del fatto che il parlamento ha eletto un candidato del ticket socialista", ossia del tandem Beat Jans (presidente del governo di Basilea Città) - Jon Pult (consigliere nazionale grigionese) proposto dal gruppo parlamentare, ha in un primo tempo affermato il copresidente del gruppo stesso e consigliere nazionale vodese Samuel Bendahan, interrogato dalla radiotelevisione pubblica romanda RTS.
Ma poi ha aggiunto che il partito ora cercherà di capire perché il campo borghese non si sia attenuto alle sue dichiarazioni di scegliere uno dei candidati ufficiali, ma abbia votato per il consigliere agli Stati zurighese Daniel Jositsch.
Bendahan ha anche fatto notare che invece la deputazione socialista ha eletto senza remore i candidati ufficiali dei partiti. "Votiamo per candidati che non condividono i nostri valori perché vogliamo lavorare, perché crediamo ancora nel sistema svizzero di concordanza".
Ora si tratta di sapere se il campo borghese "vuole ancora i socialisti al governo o no", ha aggiunto.
Sempre sulle onde e gli schermi di RTS, la consigliera nazionale friburghese Valérie Piller-Carrard, vicepresidente del PS svizzero, si è detta dispiaciuta del "brutto gioco" della destra. Ha criticato un atto di "sfida" e una "totale mancanza di rispetto" per i candidati presentati dal partito.
Interrogato da Keystone-ATS, il consigliere nazionale democentrista Pierre-André Page ha dichiarato di non sapere da dove siano provenuti i voti attribuiti a Jositsch. Probabilmente dalla destra, da persone che non erano soddisfatte del ticket presentato dal Ps, ha detto, sottolineando che l'Udc ha chiesto di votare per uno dei due candidati ufficiali.
Keller-Sutter nuova vicepresidente del Consiglio federale
La consigliera federale Karin Keller-Sutter è stata eletta vicepresidente del Consiglio federale per il 2024, con 138 voti su 196 schede valide. Ecco l'esito dello scrutinio:
Schede distribuite: 240
Schede rientrate: 240
Schede bianche: 41
Schede nulle: 3
Schede valide: 196
Maggioranza assoluta: 99
Karin Keller-Sutter è eletta vicepresidente del Consiglio federale con 138 voti. Hanno ricevuto voti: Albert Rösti 18, Elisabeth Baume-Schneider 16, Ignazio Cassis 10, Beat Jans 10, Guy Parmelin 4.
La seduta dell'Assemblea federale terminerà tra poco, dopo il discorso della presidente della Confederazione per il 2024 Viola Amherd.
Il Consiglio federale invecchierà leggermente con l’arrivo di Beat Jans. Il 1° gennaio, l’età media passerà da 59 anni e sei mesi a 60 anni e sette mesi. L’equilibrio di genere invece sarà mantenuto.
Guy Parmelin avrà 64 anni, Ignazio Cassis 62, Viola Amherd 61 e Karin Keller-Sutter festeggerà il suo 60esimo compleanno il 22 dicembre. Alain Berset, membro uscente, ne ha compiuti 51.
L’anno scorso, con l’arrivo di Albert Rösti (attualmente 56 anni) e di Elisabeth Baume-Schneider (60 anni il 24 dicembre), l’età media del collegio si era abbassata. Tre anni fa, con l’elezione di Karin Keller-Sutter e Viola Amherd, l’età media era passata da 61 anni e poco più di sei settimane a 58 anni e circa tre mesi e mezzo.
Alain Berset, eletto nel 2011 all’età di 39 anni, è uno dei consiglieri federali più giovani della storia. Dal 1945, solo Ruth Metzler ha fatto meglio: aveva 34 anni quando è stata eletta nel 1999. Il record assoluto appartiene a Numa Droz, eletto nel 1875, quando aveva 31 anni. Nel XIX secolo, non era raro che un uomo di trent’anni venisse eletto in Consiglio federale. Ad eccezione di Ruth Metzler e Marcel Pilet-Golaz, le dieci persone più giovani entrate nell’esecutivo federale sono state elette prima del 1900.
Un Consiglio federale un po' più anziano
Il Consiglio federale invecchierà leggermente con l'arrivo di Beat Jans. Il 1° gennaio, l'età media passerà da 59 anni e sei mesi a 60 anni e sette mesi. L'equilibrio di genere invece sarà mantenuto.
Guy Parmelin avrà 64 anni, Ignazio Cassis 62, Viola Amherd 61 e Karin Keller-Sutter festeggerà il suo 60esimo compleanno il 22 dicembre. Alain Berset, membro uscente, ne ha compiuti 51.
L'anno scorso, con l'arrivo di Albert Rösti (attualmente 56 anni) e di Elisabeth Baume-Schneider (60 anni il 24 dicembre), l'età media del collegio si era abbassata. Tre anni fa, con l'elezione di Karin Keller-Sutter e Viola Amherd, l'età media era passata da 61 anni e poco più di sei settimane a 58 anni e circa tre mesi e mezzo.
Alain Berset, eletto nel 2011 all'età di 39 anni, è uno dei consiglieri federali più giovani della storia. Dal 1945, solo Ruth Metzler ha fatto meglio: aveva 34 anni quando è stata eletta nel 1999.
Il record assoluto appartiene a Numa Droz, eletto nel 1875, quando aveva 31 anni. Nel XIX secolo, non era raro che un uomo di trent'anni venisse eletto in Consiglio federale. Ad eccezione di Ruth Metzler e Marcel Pilet-Golaz, le dieci persone più giovani entrate nell'esecutivo federale sono state elette prima del 1900.
Viola Amherd eletta presidente Confederazione per il 2024
Viola Amherd sarà la Presidente della Confederazione per il 2024. L'Assemblea federale l'ha eletta oggi con 158 voti su 204 schede valide.
Questo rituale, dall'esito scontato - che si ripete ogni anno il secondo mercoledì della sessione invernale delle Camere federali - dà però la temperatura del gradimento di un ministro fra i parlamentari sulla base dei voti ricevuti.
Il risultato di Amherd non è quindi particolarmente brillante, anche se in linea con quello dei suoi due predecessori: l'anno scorso Berset ottenne 140 voti, due anni fa Ignazio Cassis ne ricevette 156 voti.
La peggiore elezione alla presidenza fu però realizzata da Micheline Calmy-Rey nel 2011 quando ricevette soltanto 106 voti, mentre il record è detenuto da Jean-Pascal Delamuraz e Ueli Maurer, entrambi ottennero 201 voti rispettivamente nel 1988 e nel 2018.
Con Amherd, il canton Vallese sarà rappresentato per la quinta volta alla testa della Confederazione. L'ultimo a ricoprire la carica è stato Pascal Couchelin nel 2008.
A 61 anni, la vallesana è la sesta donna a presiedere la Confederazione dopo Ruth Dreifuss (1999), Micheline Calmy-Rey (2007 e 2011), Doris Leuthard (2010 e 2017), Eveline Widmer-Schlumpf (2012) e Simonetta Sommaruga (2015 e 2020).
Nata nel 1962, avvocatessa e notaia, nubile e senza figli, Amherd ha cominciato l'attività politica con l'allora Ppd (ora Alleanza del Centro) nel 1992, con l'elezione nell'esecutivo comunale di Briga. Diventa vicesindaca nel 1996 e sindaca dal 2000 al 2012.
Nel 1999 è in lizza per la successione in Consiglio di Stato del socialista Peter Bodenmann. Viene battuta dal socialista Thomas Burgener e manca l'occasione di diventare la prima donna nell'esecutivo cantonale vallesano.
Anche a livello federale entra in politica dalla porta di servizio: arriva in Consiglio Nazionale nel 2005, come prima subentrante sulla lista Ppd per rimpiazzare Jean-Michel Cina, eletto in Consiglio di Stato. Il 5 dicembre 2018 viene eletta il Consiglio federale, dove dal primo gennaio dell'anno seguente dirige il Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (Ddps).
Il governo ha prestato giuramento
I sette membri del Consiglio federale e il cancelliere della Confederazione hanno prestato giuramento oggi alle 13.21. Hanno dichiarato "lo prometto" o "lo giuro" alzando tre dita della mano destra come vuole la tradizione.
Viktor Rossi è il nuovo cancelliere della Confederazione
Viktor Rossi (Pvl) è stato eletto cancelliere della Confederazione. Sostituisce Walter Thurnherr (Centro) che non ha sollecitato un nuovo mandato. Ecco l'esito dello scrutinio:
Schede distribuite: 246
Schede rientrate: 246
Schede bianche: 0
Schede nulle: 1
Schede valide: 245
Maggioranza assoluta: 123
Viktor Rossi è eletto con 135 voti. Hanno ottenuto voti: Gabriel Lüchinger (UDC) 103; diversi: 7.
L'Assemblea federale assiste ora alla cerimonia del giuramento dei consiglieri federali e del cancelliere. Successivamente, le Camere riunite procederanno all'elezione del presidente della Confederazione per il 2024. Secondo il turno, la carica spetta a Viola Amherd.
Elezione del cancelliere: nessuno ottiene la maggioranza
Nessuno dei candidati alla carica di cancelliere della Confederazione ha ottenuto la maggioranza necessaria per essere eletto. Occorre quindi procedere a un nuovo turno di votazione. Ecco l'esito dello scrutinio:
Schede distribuite: 246
Schede rientrate: 246
Schede bianche: 0
Schede nulle: 0
Schede valide: 246
Maggioranza assoluta: 124
Hanno ottenuto voti: Viktor Rossi (Pvl) 98, Gabriel Lüchinger (Udc) 78, Lukas Gresch-Brunner (indipendente) 45, Nathalie Goumaz (Udc) 24; diversi: 1.
L'Assemblea federale procede a un secondo turno di votazione. Tutti candidati restano in gara.
Beat Jans eletto in Consiglio Federale
Il consigliere nazionale basilese si afferma al terzo scrutinio con 134 voti come successore di Alain Berset
Anna Giacometti 'imbarazzata' per i 15 voti ottenuti contro Keller-Sutter
"Non ho davvero la minima idea" da dove arrivino i 15 voti ottenuti contro la consigliera federale Karin Keller-Sutter. A dirlo a Keystone-ATS è la consigliera nazionale grigionese del Plr Anna Giacometti, "imbarazzata" per aver "rubato" queste schede alla ministra delle finanze, membro del suo stesso partito.
Durante l'odierno rinnovo del governo da parte del Parlamento, Keller-Sutter ha ricevuto 176 voti, mentre Giacometti 15. Un tesoretto irrilevante ai fini del risultato, ma inaspettato e motivo di disagio per la diretta interessata.
"Sono veramente molto dispiaciuta e non so chi ci sia dietro a tutto questo", si è difesa la deputata grigionese. "Magari in questa aula c'è gente a cui piaccio, chi lo sa?", ha chiuso, cercando di sdrammatizzare.
A vuoto anche il secondo turno per la successione a Berset
Anche nella seconda votazione nessuno dei candidati ha raggiunto la maggioranza assoluta necessaria per l'elezione. Al terzo turno la scelta si concentrerà fra i tre candidati socialisti senza possibilità di votare per altri.
Ecco l'esito dello scrutinio:
Schede distribuite: 246
Schede rientrate: 246
Schede bianche: 0
Schede nulle: 0
Schede valide: 246
Maggioranza assoluta: 124
Hanno ottenuto voti:
Beat Jans 112, Daniel Jositsch 70, Jon Pult 54; diversi: 10.
L'Assemblea federale procede a un terzo turno di votazione. Tutti restano in gara, ma non sono più accettate nuove candidature.
Alla luce dei 63 voti ricevuto dal “senatore” Daniel Jositsch al primo turno per la sostituzione di Alain Berset in Consiglio federale, la capogruppo del PS alle Camere federali, Samira Marti, ha esortato i presenti a votare per i due candidati ufficiali del partito, ossia Jon Pult e Beat Jans.
Si tratta, secondo la Marti, di una regola non scritta volta a garantire la stabilità delle istituzioni e un segnale di rispetto reciproco.
Fumata nera al primo turno per la successione a Berset
Né Beat Jans, né Jon Pult hanno ottenuto la maggioranza assoluta per l'elezione in Consiglio federale. Occorre quindi procedere a un nuovo turno di votazione.
Ecco l'esito dello scrutinio:
Schede distribuite: 246
Schede rientrate: 246
Schede bianche: 3
Schede nulle: 0
Schede valide: 243
Maggioranza assoluta: 122
Hanno ottenuto voti: Beat Jans 89, Daniel Jositsch 63, Jon Pult 49, Gerhard Andrey 30, diversi: 12.
L'Assemblea federale procede a un secondo turno di votazione. Tutti candidati restano in gara.
Nell'intervento successivo alla prima votazione la capogruppo socialista Samira Marti ha esortato i colleghi a scegliere fra i due candidati inseriti nel ticket (Beat e Pult) e non votare per altri nomi
La consigliera federale socialista, Elisabeth Baume-Schneider, è stata rieletta in governo con 151 voti su 216 schede valide
Ecco l'esito dello scrutinio:
Schede distribuite: 246
Schede rientrate: 246
Schede bianche: 28
Schede nulle: 2
Schede valide: 216
Maggioranza assoluta: 109
Elisabeth Baume-Schneider è rieletta con 151 voti. Hanno ricevuto voti: Gerhard Andrey (Verdi/FR) 23, Eva Herzog (PS/BS) 15; voti sparsi: 27.
L'Assemblea federale procede ora all'elezione del successore di Alain Berset.
La consigliera federale socialista, Elisabeth Baume-Schneider, è stata rieletta in governo con 151 voti su 216 schede valide
Ecco l'esito dello scrutinio:
Schede distribuite: 246
Schede rientrate: 246
Schede bianche: 28
Schede nulle: 2
Schede valide: 216
Maggioranza assoluta: 109
Elisabeth Baume-Schneider è rieletta con 151 voti. Hanno ricevuto voti: Gerhard Andrey (Verdi/FR) 23, Eva Herzog (PS/BS) 15; voti sparsi: 27.
L'Assemblea federale procede ora all'elezione del successore di Alain Berset.
Lo sconforto dei Verdi: 'Ha prevalso la paura di cambiare'
C'è delusione in casa ecologista dopo che Gerhard Andrey non è riuscito a scalzare Ignazio Cassis dal Consiglio federale. In particolare, a frustrare i Verdi è stato il mancato sostegno del PS al consigliere nazionale friburghese. Stamattina, durante il rinnovo del governo da parte dell'Assemblea federale, Andrey si è fermato a 59 voti, mentre Cassis ne ha ottenuti 167, venendo rieletto al primo turno.
"La paura di un cambiamento ha prevalso", scrivono i Verdi su X (ex Twitter). "Malgrado l'eccellente candidatura di Andrey, le forze ecologiste e un quarto degli elettori non sono ancora rappresentati in Consiglio federale", si legge nel post.
Già prima del voto, la "senatrice" Céline Vara (Verdi/Ne) si era rammaricata della decisione del PS di non appoggiare Andrey. La posizione dei nostri alleati è una "enorme delusione, si potrebbe parlare di tradimento", ha affermato.
Stando alla consigliera agli Stati, "sarà difficile riparare ciò sul lungo termine". La lotta contro il riscaldamento globale e l'alto costo della vita deve essere condotta insieme, non dividendoci, ha comunque evidenziato la neocastellana.
Il consigliere federale Udc, Albert Rösti, è stato rieletto in governo con 189 voti su 217 schede valide
Ecco l'esito dello scrutinio:
Schede distribuite: 245
Schede rientrate: 245
Schede bianche: 26
Schede nulle: 2
Schede valide: 217
Maggioranza assoluta: 109
Albert Rösti è rieletto con 189 voti; voti sparsi: 28.
L'Assemblea federale procede ora alla rielezione di Elisabeth Baume-Schneider (Ps/JU).
La consigliera federale Plr, Karin Keller-Sutter, è stata rieletta in governo con 176 voti su 224 schede valide
Ecco l'esito dello scrutinio:
Schede distribuite: 246
Schede rientrate: 246
Schede bianche: 21
Schede nulle: 1
Schede valide: 224
Maggioranza assoluta: 113
Karin Keller-Sutter è rieletta con 176 voti. Hanno ricevuto voti: Anna Giacometti (PLR/GR) 15, Gerhard Andrey (Verdi/FR) 15; voti sparsi: 18.
L'Assemblea federale procede ora alla rielezione di Albert Rösti.
La consigliera federale del Cento, Viola Amherd, è stata rieletta in governo con 201 voti su 228 schede valide
Ecco l'esito dello scrutinio:
Schede distribuite: 246
Schede rientrate: 246
Schede bianche: 16
Schede nulle: 2
Schede valide: 228
Maggioranza assoluta: 115
Viola Amherd è rieletta con 201 voti; voti sparsi: 27.
L'Assemblea federale procede ora alla rielezione di Karin Keller-Sutter.
Ignazio Cassis rieletto al primo turno
Il consigliere federale Ignazio Cassis (Plr) è stato rieletto in governo al primo turno. L'attacco al suo seggio da parte dell'ecologista Gerhard Andrey (Fr) è fallito. Cassis è stato rieletto in governo con 167 voti su 239 schede valide. Ecco l'esito dello scrutinio:
Schede distribuite: 246
Schede rientrate: 246
Schede bianche: 5
Schede nulle: 2
Schede valide: 239
Maggioranza assoluta: 120
Ignazio Cassis è rieletto con 167 voti. Hanno ricevuto voti: Gerhard Andrey (Verdi) 59; voti sparsi: 13.
L'Assemblea federale procede ora alla rielezione di Viola Amherd.
Il consigliere federale Guy Parmelin è stato rieletto in governo con 215 voti su 233 schede valide
Ecco l'esito dello scrutinio:
Schede distribuite: 246
Schede rientrate: 246
Schede bianche: 12
Schede nulle: 1
Schede valide: 233
Maggioranza assoluta: 117
Guy Parmelin è rieletto con 215 voti; voti sparsi: 18.
L'Assemblea federale procede ora alla rielezione di Ignazio Cassis.
Iniziano le procedure di voto
Dopo aver reso omaggio ad Alain Berset e Walter Thurnherr, l'Assemblea federale ha iniziato le procedure di voto per il rinnovo del Consiglio federale. Come spiegato dal presidente Eric Nussbaumer (Ps/Bl), l'elezione avviene per ordine di anzianità.
Dapprima tocca quindi a Guy Parmelin (Udc), seguito da Ignazio Cassis (Plr), Viola Amherd (Centro), Karin Keller-Sutter (Plr), Albert Rösti (Udc) e Elisabeth Baume-Schneider (Ps).
Più tardi l'Assemblea federale proseguirà con l'elezione del successore di Alain Berset. Come noto, il Ps ha presentato il consigliere di Stato basilese Beat Jans e il consigliere nazionale Jon Pult. Oltre a questi due nomi potrebbe spuntare una candidatura "selvaggia" nella persona del consigliere agli Stati socialista zurighese Daniel Jositsch, che aveva mostrato interesse per la carica. Le sue chance sono però deboli.
Il Centro sostiene i candidati del Ps
Il gruppo dell'Alleanza del Centro rieleggerà i consiglieri federali che si ripresentano per un nuovo mandato. Per la successione di Alain Berset in Governo, il Centro sosterrà uno dei due candidati ufficiali del PS, ovvero Beat Jans o Jon Pult.
Lo ha ribadito davanti all'Assemblea federale il capogruppo in Parlamento Philipp Matthias Bregy (Centro/VS). Il consigliere nazionale vallesano ha ricordato che il suo partito è favorevole alla stabilità e rispetta la concordanza, ma che attaccherà in futuro uno dei due seggi del PLR, quando uno dei suoi membri si ritirerà. "Le elezioni federali devono avere delle conseguenze", ha sottolineato Bregy.
Il capogruppo del Centro ha poi precisato che eleggerà uno dei tre candidati alla carica di Cancelliere della Confederazione ascoltati nei giorni scorsi, ovvero il candidato dei Verdi liberali Viktor Rossi e quelli dell'UDC, Valérie Goumaz e Gabriel Lüchinger, ribadendo che tutti e tre sono eleggibili.
L'Alleanza del Centro non ha invece voluto sentire il quarto candidato alla Cancelleria, l'indipendente Lukas Gresch-Brunner, attuale segretario generale del Dipartimento federale dell'interno.
Il Plr ribatte: 'I Verdi non hanno diritto a un seggio in governo'
I Verdi, scesi sotto il 10% alle ultime elezioni federali, non hanno diritto a un seggio in Consiglio federale. Questo in sintesi l'intervento del capogruppo Plr alle Camere federali, il neocastellano Damien Cottier, secondo cui un cambiamento della formula magica del 1959 sposterebbe il governo verso il centro-sinistra, un'evoluzione invisa agli elettori.
Per Cottier è chiaro: il suo partito ha diritto a due seggi, ora occupati fra l'altro da un rappresentante della Svizzera italiana, Ignazio Cassis, e della Svizzera orientale, Karin Keller-Sutter di San Gallo. Cottier ha rammentato che la Costituzione federale prevede anche che l'esecutivo rispecchi nel limite del possibile la diversità regionale e linguistica del Paese. Cassis e Keller-Sutter fanno tra l'altro un ottimo lavoro, ha concluso il consigliere nazionale neocastellano.
Sulla rielezione di Cassis, i Verdi liberali sono divisi
Il gruppo Verde liberali è diviso circa la rielezione del consigliere federale Ignazio Cassis. Lo ha detto la capogruppo Corina Gredig (Plr/Zh). La composizione attuale del governo non riflette la volontà degli elettori: un quarto dei cittadini non sono rappresentati in governo.
È quindi legittimo rimettere in discussione uno dei due seggi del Plr. D'altra parte, dando tre mandati alla sinistra, sarebbe questa a essere sovra-rappresentata, ha sostenuto Gredig. Di fronte a questo dilemma, il gruppo Verde-liberale è diviso: una parte voterà la rielezione di Cassis, l'altra per il candidato ecologista Gerhard Andrey.
Per i Verdi il Plr è 'sovra-rappresentato'
La capogruppo dei Verdi in Parlamento, la bernese Aline Trede, ha ribadito l'importanza che un rappresentante del suo partito - il friburghese Gerhard Andrey -, sia presente in Consiglio federale: un quarto degli elettori non è rappresentato nell'esecutivo, ha spiegato, aggiungendo che il Plr è sovra-rappresentato nella stanza dei bottoni.
Per questo attaccheremo il seggio di Ignazio Cassis, ha dichiarato Trede, sottolineando che non si tratta di una questione personale, ma della realizzazione di quanto affermato 4 anni fa da molti presenti, ossia che l'attuale composizione del Governo non rappresenta tutte le forze politiche più importanti del Paese. Oggi, ha sottolineato la consigliera nazionale bernese, avete la possibilità di cambiare, anche se può essere doloroso, per ridare stabilità al Paese. Attualmente, ha affermato, nessuno in Governo ha fatto della crisi climatica - la peggiore dell'umanità - la propria priorità politica.
Il Ps chiede la rielezione di Baume-Schneider in Governo
Il Partito socialista è fiero di partecipare al sistema svizzero della concordanza e lo ha sempre fatto, ha dichiarato oggi davanti all'Assemblea federale il capogruppo Samuel Bendahan (Ps/Vd).
Dopo aver reso omaggio un'ultima volta al consigliere federale uscente Alain Berset, Bendahan ha chiesto alle Camere federali di procedere alla rielezione di Elisabeth Baume-Schneider in Governo, nonché di votare uno dei due candidati ufficiali del Ps - Beat Jans o Jon Pult. Poco prima dell'inizio della seduta Bendahan aveva dichiarato che il gruppo parlamentare socialista non sosterrà ufficialmente la candidatura del verde Gerhard Andrey al Consiglio federale. Questa candidatura non ha alcuna possibilità e il sostegno dei socialisti sarebbe troppo rischioso per la successione di Alain Berset, ha dichiarato il capogruppo del Ps.
l'Udc sosterrà Jans e Pult, a patto che i socialisti facciano lo stesso con Cassis
L'Udc sosterrà i candidati ufficiali del Ps - Beat Jans e Jon Pult - per sostituire il consigliere federale Alain Berset in governo. Lo ha ribadito oggi davanti all'assemblea federale il capogruppo democentrista Thomas Aeschi.
Tale sostegno è però subordinato al sostegno dei socialisti al seggio di Ignazio Cassis, attaccato dai Verdi. La Costituzione federale chiede che si tenga conto della diversità linguistica e delle regioni. Ciò significa che un rappresentante della Svizzera italiana deve sedere in governo, ha sostenuto lo zughese.
Per Aeschi «è necessaria stabilità e coesione». Ciò significa la riconferma della formula magica, ossia due seggi per i primi tre partiti e uno per il quarto.
Thurnherr si congeda dal Parlamento
Nel congedarsi dall'Assemblea federale e dal Consiglio federale, il Cancelliere della Confederazione dimissionario, Walter Thurnherr, ha ringraziato i presenti per la fiducia accordatagli negli ultimi 8 anni, durante i quali ha sviluppato un grande rispetto per il lavoro svolto dai "ministri", che non "invidio" affatto.
Prima di terminare il suo discorso, contraddistinto da alcune battute bonarie che hanno fatto sorridere i presenti, Thurnherr, fisico di formazione e ed ex diplomatico, si è detto onorato di aver lavorato per la cosa pubblica e per "il miglior Paese che conosco", per poi sottolineare quanto sia importante avere cura delle nostre istituzioni.
Ora la parola va ad Alain Berset
Il presidente dell'assemblea federale rende omaggio a Berset
In apertura dei dibattiti il presidente dell'assemblea federale Eric Nussbaumer (Ps/Bl) ha reso omaggio ad Alain Berset, che lascerà il Governo a fine anno. Il consigliere federale, oltre a essere "un grande comunicatore", è dotato "di una particolare abilità, che è il risultato di una volontà tenace e del duro lavoro", ha sostenuto il basilese.
Nel suo discorso Nussbaumer ha ricordato il periodo della pandemia, quando Berset inanellava una conferenza stampa dietro l'altra. Il basilese ha anche citato la famosa frase pronunciata dal ministro della sanità sul coronavirus "Il faut agir aussi vite que possible, mais aussi lentement que nécessaire" (Bisogna agire il più rapidamente possibile, ma con la lentezza necessaria). "Questa frase - ha affermato - esprime una delle grandi qualità svizzere: il pragmatismo".
Nussbaumer ha anche evocato alcune riforme del sistema sanitario promosse da Berset, tutte portate a termine senza limitare il catalogo delle prestazioni. Tra i successi del ministro friburghese c'è anche la riforma dell'Avs, la prima riuscita dopo 30 anni e innumerevoli tentativi falliti.
Dopo aver brevemente evocato gli altri dossier del Dipartimento dell'interno, Nussbaumer ha sottolineato come nei 12 anni trascorsi in Consiglio federale Berset abbia "dimostrato ogni giorno il suo rispetto per le istituzioni e ha applicato questa massima: la carica supera l'uomo". "Negli ultimi mesi ha però ricordato l'uomo che si nasconde dietro la carica, come se fosse necessario affermare: 'io sono un cittadino come gli altri'", ha concluso il presidente dell'Assemblea federale tra gli applausi dell'emiciclo.
La maggioranza del Ps non sosterrà il candidato ecologista Andrey
La maggioranza del gruppo socialista non sosterrà il candidato ecologista Gerhard Andrey, il cui partito intende attaccare uno dei due seggi del PLR in Consiglio federale. Lo ha annunciato il consigliere nazionale Bruno Storni (PS/TI) ai microfoni della RSI.