Svizzera

Dal Governo tre misure a favore del trasferimento (e del Ticino)

Aumento della tassa sul traffico pesante nel 2025, più soldi per il traffico interno da e verso Sud, prezzo della corrente ferroviaria invariato

Ancora ben lontani dall’obiettivo
(Keystone)
29 novembre 2023
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Berna – La tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni (TTPCP) dovrebbe aumentare del 5% dal 2025 e i trasporti ferroviari su tratte inferiori a 600 chilometri, che interessano particolarmente il Ticino, dovrebbero ricevere maggiore sostegno finanziario. Lo indica il Consiglio federale adottando il nuovo rapporto sul trasferimento del traffico.

In un comunicato, il governo afferma che il completamento di AlpTransit e gli ulteriori strumenti e misure finora adottati hanno un impatto positivo sul trasferimento del traffico merci attraverso le Alpi. Nel primo semestre 2023 la ferrovia aveva infatti una quota di mercato del 72,7%.

Ci sono tuttavia anche ostacoli al trasferimento, come la difficile situazione economica in Europa, i numerosi cantieri sulla rete ferroviaria e i ritardi di molti treni. L'obiettivo contenuto nella legge, ossia limitare a 650'000 l'anno i transiti di autocarri attraverso le Alpi, continuerà a non essere raggiunto (lo scorso anno erano ancora 880mila, praticamente come nel 2021).

Tre provvedimenti

Per potenziare ulteriormente il trasferimento, l'esecutivo ha quindi proposto alcune misure. Tra queste spicca l'aumento delle tariffe TTPCP, che sono rimaste invariate dal 2012. Nella nota il Consiglio federale precisa di essere al lavoro per integrare nel sistema della tassa anche i veicoli a propulsione elettrica.

Altro provvedimento: creare le basi legali per sostenere maggiormente il traffico combinato sulle brevi distanze (tratte inferiori a 600 chilometri). Per finanziarle nei prossimi anni saranno ridotte le indennità per offerte su lunghe distanze.

A beneficiarne, precisa il governo, saranno in particolare il traffico interno da e verso il Ticino e il traffico d'importazione e d'esportazione. Maggiori incentivi dovrebbero inoltre essere destinati anche alle offerte di trasporto da e verso la Germania meridionale e la Francia orientale. L'autostrada viaggiante sarà inoltre in esercizio fino al 2028, come chiesto dal Parlamento.

Nella nota, l'esecutivo indica anche di aver rinunciato al previsto aumento del prezzo della corrente ferroviaria per il traffico merci dall'inizio del 2024. Il prezzo resterà pertanto di 12 centesimi per chilowattora. In questo modo il traffico merci sarà sgravato di circa 10 milioni di franchi l'anno.

Nessuno è soddisfatto

L’Iniziativa delle Alpi ha espresso insoddisfazione. L’associazione afferma che la Confederazione non sta adottando le misure necessarie per attuare finalmente l’articolo costituzionale sulla protezione delle Alpi. L’adeguamento della Ttpcp al rincaro è giudicato tardivo: “Sarebbe possibile già nel 2024 e fino al 10%, poiché negli ultimi vent’anni la Ttpcp è stata adeguata all’inflazione solo una volta, e in misura minima”.

Anche l’Astag critica il Consiglio federale. L’associazione degli autotrasportatori accoglie con favore l’intenzione di sostenere con sconti e finanziamenti i veicoli a basse emissioni di CO2. Incomprensione suscita per contro il previsto adeguamento al rincaro della Ttpcp, anche se il Governo perlomeno è “pronto a tenere conto della richiesta dell’Astag di posticipare la misura e di aumentare le tariffe solo nel 2025”.

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