Svizzera

Passata la pandemia, il littering diminuisce

Un quarto del campione interpellato si dice infastidito dal problema dell'immondizia negli spazi pubblici. Nel 2015 la proporzione era di tre su quattro

In sintesi:
  • La molta sensibilizzazione di questi anni potrebbe aver contribuito a migliorare la situazione
  • Nel 2020 e 2021, anni pandemici, la situazione aveva risentito di una certa stagnazione
Scene che (si spera) dovrebbero accadere con sempre meno frequenza
(Keystone)
28 novembre 2023
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Stando all'ultimo sondaggio annuale del Centro svizzero di competenza contro il littering, oltre l'80% degli interrogati ritiene che vi è poca immondizia negli spazi pubblici. La situazione si è quindi ulteriormente distesa.

Dopo una breve stagnazione durante la pandemia negli anni 2020 e 2021, come l'anno scorso risulta un lieve miglioramento, si legge in un comunicato diramato dallo stesso Centro svizzero di competenza contro il littering. Meno di un decimo degli interpellati è dell'avviso che vengano gettati molti rifiuti nei luoghi in cui è stato intervistato.

Complessivamente appena un quarto dei 3'568 partecipanti al sondaggio è infastidito dal fenomeno. In occasione della prima inchiesta nel 2015 erano ancora tre quarti.

Secondo il Centro svizzero di competenza contro il littering la contrazione ha diversi motivi: negli ultimi anni sono nettamente aumentati i resoconti sui media in materia di littering e riciclaggio, le scuole affrontano il tema nell'insegnamento e anche eventi e manifestazioni pongono maggiore accento sulla questione. Inoltre è cresciuto a 60 il numero dei progetti di sensibilizzazione avviati da Comuni, Città e scuole, il 10% in più dell'anno scorso.

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