Lo comunica il Ministero pubblico vallesano, precisando d’aver avviato una procedura penale su eventuali reati commessi nel cantone
In relazione al numero di abusi commessi dalla Chiesa in Svizzera – emersi nel recente studio condotto dall'Università di Zurigo (UZH) e resi pubblici la scorsa settimana –, il Ministero pubblico vallesano ha dichiarato venerdì di aver aperto un procedimento penale su eventuali reati commessi nel cantone.
La Procura "ha incaricato la Polizia cantonale di indagare su eventuali reati commessi in Vallese che non sono prescritti o che non sono già stati trattati e che compaiono nel rapporto del progetto pilota sulla storia degli abusi sessuali nel contesto della Chiesa cattolica romana in Svizzera dalla metà del XX secolo", si legge nel comunicato diramato dalle autorità. "Per gli accusati vale la presunzione di innocenza durante il procedimento preliminare", si legge.
Una prima analisi degli archivi segreti delle istituzioni cattoliche condotta da storici dell'Università di Zurigo ha rilevato che chierici cattolici e i membri degli ordini religiosi hanno commesso almeno 1'002 casi di abusi sessuali in Svizzera negli ultimi 70 anni.