A due mesi e mezzo dalla chiusura dell'acquisizione di Credit Suisse, il Ceo di Ubs Sergio Ermotti fa il punto della situazione
Ubs sta lavorando con forza al suo progetto, per raggiungere una posizione di forza che andrà a beneficio dell'intera piazza finanziaria: è il pensiero del Ceo Sergio Ermotti, nel giorno in cui la società ha presentato i tanto attesi conti trimestrali.
«A due mesi e mezzo dalla chiusura dell'acquisizione di Credit Suisse, non sprechiamo tempo per creare vero valore per tutti i nostri stakeholder – letteralmente portatori di interesse: termine che include azionisti, clienti, dipendenti, ecc. – da una delle fusioni bancarie più grandi e complesse della storia», afferma il presidente della direzione.
«Stiamo riconquistando la fiducia dei clienti, riducendo i costi e intraprendendo le azioni necessarie per realizzare economie di scala che ci permetteranno di focalizzare meglio le nostre risorse e indirizzare gli investimenti per la crescita futura», prosegue il dirigente che ha assunto la guida operativa del gruppo il 5 aprile (dopo essere già stato Ceo dal novembre 2011 all'ottobre 2020).
«Questa combinazione rafforzerà la nostra posizione globale come azienda di primo piano: una di cui il nostro mercato svizzero può essere orgoglioso», si dice convinto il 63enne. «Siamo onorati da questo compito e dalla responsabilità che ci è stata affidata».