Riuniti in assemblea a Rüschlikon, i Verdi liberali svizzeri lanciano la loro volata all'appuntamento con le urne
I Verdi liberali mirano a raggiungere la soglia del 10% dei voti durante le elezioni federali di ottobre. I delegati del Pvl, riuniti in assemblea oggi, sabato 19 agosto, a Rüschlikon (Zh), ambiscono pure a fare il loro rientro nel Consiglio degli Stati.
«Per raggiungere questi obiettivi, ogni membro del partito deve impegnarsi attivamente», ha dichiarato il presidente Jürg Grossen. «Vediamo delle possibilità laddove altri fomentano le paure», ha aggiunto, precisando come i Verdi liberali si adoperino per soluzioni sostenibili e innovative.
Il presidente del Pvl ha invitato a soluzioni coraggiose in materia di protezione del clima e nelle relazioni con l'Unione europea.
Nel dossier ambientale, i grandi partiti mancano di volontà di cambiamento e di coraggio per trovare soluzioni, ha affermato Grossen. La sinistra vuole realizzare una svolta energetica con rinunce e divieti. La destra punta invece su tecnologie superate come l'energia nucleare e i motori a combustione. Efficienza, energie rinnovabili, stoccaggio di energia e accordo con l'Ue sono invece le ricette del Pvl per realizzare la svolta energetica.
La strategia verde-liberale è stata ufficialmente presentata oggi davanti ai delegati. L'obiettivo del Pvl è di «decarbonizzare la Svizzera mantenendo un livello di prosperità elevato», ha aggiunto Grossen. Nel contempo, secondo il presidente, la preservazione dell'ambiente – acqua pulita, terreni sani e biodiversità – è centrale.
Il partito intende inoltre prendere l'iniziativa in materia di politica europea: si oppone con «determinazione e ottimismo» ai ripiegamenti della sinistra e della destra e vuole discutere delle opportunità che offre l'Europa, ha aggiunto Grossen. I Verdi liberali ambiscono a più Europa e chiedono un accordo quadro istituzionale o un'adesione allo Spazio economico europeo. Anche in questo dossier, il Pvl vuole più coraggio da parte della Svizzera.
Il partito ha pure elaborato una strategia per «una società moderna» nella quale la libera scelta dei modelli di vita e gli investimenti nelle pari opportunità vadano di pari passo. Ne fanno parte rivendicazioni quali l'imposizione individuale e i posti di custodia extrafamiliare abbordabili, il congedo parentale paritario, nonché la compensazione sociale adattata ai bisogni e una previdenza sociale che si adegui alle diverse generazioni.