Svizzera

Nel 2022 più morti e incidenti gravi sulle strade elvetiche

In un anno le vittime di incidenti mortali (241) sono aumentate del 20% e quelle rimaste ferite (4'002 in totale) del 2%

In sintesi:
  • Ad allarmare le collisioni tra elettrociclisti e conducenti d'automobili
  • Auspicato cambio di paradigma nella pianificazione del territorio
Tragedie lungo la carreggiata
(Ti-Press)
13 giugno 2023
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Sono 241 i morti e 4'002 i feriti gravi registrati negli incidenti stradali in Svizzera nel 2022. Lo si evince dal barometro della sicurezza dell'Ufficio prevenzione infortuni: "Queste cifre attestano la necessità di intensificare gli sforzi a livello di prevenzione per migliorare la sicurezza, soprattutto nell'abitato", si legge nella nota. Rispetto al 2021, l'anno scorso le vittime di incidenti mortali sono aumentate del 20% e quelle rimaste ferite in modo grave del 2%.

Ad allarmare sono soprattutto le collisioni tra i cosiddetti "elettrociclisti" – che inforcano biciclette a propulsione elettrica – e i conducenti d'automobili, come anche il rischio che ciclisti e pedoni corrono muovendosi nei centri abitati.

Sicurezza: interventi soprattutto nei centri abitati

Nonostante la sicurezza sulle strade svizzere goda di una migliore salute rispetto a quanto accade nel resto d'Europa, il direttore dell'Upi Stefan Siegrist ritiene necessari ulteriori sforzi in tal senso e manifesta l'urgenza di "interventi soprattutto nei centri abitati". Per questo viene auspicato un "cambio di paradigma nella pianificazione del traffico", che favorisca l'introduzione di ulteriori zone a 30 all'ora anche nelle località, dove la legge prevede un limite di velocità di 50 km/h. Ciò permetterebbe di ridurre gli incidenti gravi, che spesso sono riconducibili a velocità di circolazione stradale elevate.

Anche l'uso generalizzato dei sistemi di assistenza alla guida orientati alla sicurezza, come quello che facilita la frenata d'emergenza, viene proposto dall'Upi come una strategia percorribile. Nel comunicato si esortano inoltre i passeggeri che si trovano sui sedili posteriori delle auto ad allacciare le cinture con maggior frequenza – nel 2022 ciò avveniva solo nell'88% dei casi –, così come gli elettrociclisti a indossare i giubbotti riflettenti.

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