questioni istituzionali

‘I semicantoni rimangano tali’

Parere negativo del Consiglio federale sulla richiesta riguardante Basilea Città e Basilea Campagna: l’equilibrio federale non va stravolto

Lo stemma di Basilea
(Keystone)
16 febbraio 2023
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Elevare i cosiddetti semicantoni – che contano solo per metà nelle votazioni federali e dispongono di un solo seggio al Consiglio degli Stati – equivarrebbe a stravolgere il delicato equilibrio politico e non sarebbe accettato dagli altri Cantoni. È quanto risponde il Consiglio federale a un postulato, che chiede di respingere, di Katja Christ (Verdi liberali/Bs).

La deputata verde-liberale vorrebbe che si studiasse la possibilità di rendere i due Basilea Cantoni a pieno titolo in nome dell’uguaglianza giuridica tra gli Stati membri della Confederazione. Prima della separazione in Basilea Città e Campagna risalente al 1832-1833, Basilea formava un solo Cantone, era insomma un vero e proprio Stato.

Un retaggio storico da superare

Lo statuto di semicantone, scrive la deputata basilese, intendeva preservare l’equilibrio in seno all’alleanza di Stati e poi, più tardi, all’interno dello Stato federale. Dato che tutti i semicantoni facevano parte della Svizzera tedesca, renderli Cantoni a pieno titolo avrebbe rafforzato ulteriormente la preponderanza della Svizzera tedesca nei confronti delle regioni latine del Paese, una problematica che si è tuttavia relativizzata con la separazione nel 1979 del Giura dal Cantone di Berna.

La secessione giurassiana, stando alla consigliera nazionale, non ha comportato la creazione di due semicantoni come avvenuto in precedenza, poiché nessuno voleva seriamente contestare al Cantone di Berna, "rimpicciolito", lo statuto di Cantone a pieno titolo. Di conseguenza anche la parte separatasi è diventata un Cantone a pieno titolo.

Zone urbane sottorappresentate

Benché dall’entrata in vigore della nuova Costituzione federale nel 2000 non vi siano più "semicantoni", tutti i Cantoni sono trattati allo stesso modo con l’unica eccezione del numero di rappresentanti nel Consiglio degli Stati e la ponderazione dei voti cantonali.

Tuttavia, se si considera l’equilibrio federale globale, occorre oggi constatare – secondo Christ –, "che le zone urbane sono sottorappresentate in parlamento in generale e nel Consiglio degli Stati in particolare". Per questo, dare al Cantone di Basilea Città e al Cantone di Basilea Campagna, con il suo grande agglomerato, il medesimo peso degli altri Cantoni permetterebbe di migliorare questo equilibrio.

L’equilibrio federale non va modificato

Nel ricordare che il tema è già stato trattato in passato, anche in relazione alla nuova Costituzione federale entrata in vigore nel 2000, il Consiglio federale sottolinea che, per complesse ragioni storiche, sei Cantoni contano solo per metà in occasione delle votazioni federali e hanno soltanto un seggio nel Consiglio degli Stati.

Sebbene la nozione di "equilibrio federale" sia indubbiamente relativa e possa sempre essere messa in discussione, puntualizza il governo, questo delicato equilibrio politico, linguistico, confessionale e tra Cantoni piuttosto urbani e piuttosto rurali non va sovvertito. La situazione rispetto al recente passato non è cambiata, stando al governo, che afferma di non disporre di nuovi elementi che giustifichino uno studio su un nuovo equilibrio federale né sulla modifica dello statuto dei Cantoni di Basilea Città e Basilea Campagna.

Tra l’altro, secondo il Consiglio federale, una modifica dello statuto di questi soli due Cantoni darebbe adito ad altre questioni e probabilmente non sarebbe accettata dagli altri Cantoni.

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