Svizzera

Un’iniziativa popolare per accelerare sulle rinnovabili

Il comitato promotore vuole ancorare nella Costituzione lo sviluppo di tutti i potenziali di energia rinnovabile disponibili in Svizzera

(Keystone)
10 febbraio 2023
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Un’ennesima iniziativa popolare vuole accelerare l’espansione delle energie rinnovabili senza per questo trascurare la sostenibilità. Benché il parlamento stia già lavorando a qualcosa di analogo, per il Comitato d’iniziativa – tra cui figura Giovanni Leonardi, presidente del Cda dell’Azienda elettrica ticinese – bisogna fare di più.

Per i promotori, è necessario fare pressione per avviare un ampio dibattito sociale. Il Comitato vuole ancorare nella Costituzione lo sviluppo di tutti i potenziali di energia rinnovabile disponibili in Svizzera, nonché lo sviluppo di misure di efficienza energetica complete che riducano le perdite di energia.

L’iniziativa popolare "Ogni chilowattora domestico e rinnovabile conta!" mira a dare nuovo impulso in tempi di crisi energetica e di minaccia di carenza di elettricità nei prossimi inverni, stando al consigliere nazionale Benjamin Roduit (Centro/VS), presidente del Comitato, che può contare sull’Associazione svizzera delle piccole centrali idroelettriche. In concreto, la proposta di modifica costituzionale mira ad ancorare nella legge il principio secondo cui lo sviluppo e l’utilizzo del potenziale delle energie rinnovabili indigene sono di interesse nazionale.

La crisi energetica ha evidenziato le debolezze dell’offerta, soprattutto in inverno. Per far fronte ai cambiamenti climatici e alla sfida della decarbonizzazione entro il 2050, la Svizzera deve urgentemente sfruttare meglio il potenziale indigeno delle energie rinnovabili, ha aggiunto Roduit rivolto ai media.

Quest’anno, il Paese sembra aver evitato una carenza di elettricità. Ma il peggio deve ancora venire secondo Roduit: si prevede un forte aumento del consumo di elettricità. "Oggi la Svizzera produce appena 30 TWh di energia rinnovabile all’anno, mentre a livello globale ne consumiamo 220 TWh", ha dichiarato.

La Confederazione, i Cantoni e i Comuni devono inoltre impegnarsi a promuovere in modo completo e veloce lo sviluppo e l’utilizzo dei potenziali nell’interesse di un’elevata sicurezza di approvvigionamento.

I promotori sono particolarmente attenti alla produzione invernale all’idroelettrico. Non appena viene superato un limite vincolante per l’importazione di corrente fissato dalla Confederazione, l’interesse nazionale per la costruzione, l’ampliamento, il rinnovo o l’autorizzazione di impianti e di altre infrastrutture necessarie avrebbe la precedenza su altri aspetti.

Le Camere federali sono attualmente all’opera per migliorare la sicurezza dell’approvvigionamento a medio e lungo termine. Il pertinente disegno di legge tiene già conto di diversi elementi dell’iniziativa popolare, ma non di tutti. Secondo i promotori, ad esempio, occorre accelerare il rinnovo o l’espansione delle centrali idroelettriche. La settimana prossima la Commissione dell’energia del Nazionale dovrà stabilire quali condizioni a livello di pianificazione e ambiente dovranno essere applicate a questi impianti. La Camera del popolo affronterà poi il dossier durante la sessione primaverile. I promotori dell’iniziativa considerano la loro proposta una sorta di "piano B" per ancorare nella Costituzione l’idea di un approvvigionamento energetico prevalentemente rinnovabile. Il Comitato ha ora 18 mesi di tempo per raccogliere le firme necessarie.

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