Il 2022 dell’Ospedale di Zurigo è stato anche caratterizzato dalla carenza di specialisti, accentuatasi con la pandemia
L’Ospedale universitario di Zurigo – uno dei più grandi della Svizzera con oltre 900 posti letto – ha registrato l’anno scorso un leggero calo dei pazienti, mentre è aumentata la gravità dei casi trattati. Il 2022 è stato nel complesso un anno difficile, caratterizzato da una carenza di specialisti e dalla conseguente necessità di chiudere posti letto.
Stando a una nota odierna, il numero di dimissioni ospedaliere è diminuito l’anno scorso di 721 unità a 38’878 (-1,8%). Il cosiddetto indice "case mix" (Cmi), che indica la gravità media dei casi, è invece aumentato dell’1,3% a 1,674 punti. Ciò fa del nosocomio zurighese uno degli ospedali svizzeri con la maggiore gravità dei casi.
La carenza di specialisti era già evidente prima della pandemia, ma si è aggravata con essa, si legge ancora nella nota. L’Ospedale universitario di Zurigo sta cercando di contrastare questo fenomeno con numerose misure, come condizioni di lavoro più interessanti o nuovi modelli di orario di lavoro.
A livello economico, diversi oneri speciali hanno determinato un disavanzo di 22,1 milioni di franchi. Il risultato operativo ha invece superato per la prima volta la soglia di 1,5 miliardi.