Nel decimo mese dell’anno il giro d’affari ha conosciuto una contrazione del 2,7% rispetto a quello precedente. Stabilità invece su base annua
Vendite in calo, perlomeno su base mensile, per i negozi stanziali e online svizzeri in ottobre: il giro d’affari del commercio al dettaglio è sceso del 2,7% rispetto a settembre, al netto delle variazioni stagionali.
Su base annua – dopo la correzione per spurgare gli effetti dei differenti giorni di vendita e festivi – si registra per contro perfetta stabilità, emerge dai dati dell’Ufficio federale di statistica. Quelli indicati sono i valori nominali. In termini reali, cioè tenendo conto dell’inflazione, le variazioni sono rispettivamente di -2,7% (mese) e -2,5% (anno).
Escludendo i distributori di benzina (su cui incide il molto volatile prezzo del petrolio) e tenendo conto delle correzioni in base all’effetto dei giorni di vendita e di quelli festivi, in ottobre il giro d’affari è sceso del 2,7% (-2,8% in termini reali) rispetto allo stesso periodo del 2021.
La vendita di derrate alimentari, bevande e tabacchi ha registrato una flessione annua pari allo 0,3% in termini nominali (-3,7% reale). Il comparto non alimentare segna invece -0,5% (-2,2% reale).
La statistica, fornita mensilmente dall’Ufficio federale di statistica, si basa sui dati di un campione di circa 3’000 aziende attive nel settore del commercio al dettaglio in Svizzera. Le imprese più piccole vengono consultate a intervalli trimestrali in merito al loro fatturato mensile.