A livello nazionale in ottobre la crescita è del 31,7% su base annua. In Ticino incremento del 3,5%
Il numero di fallimenti registrato in Svizzera è continuato ad aumentare in ottobre. Un’ondata di depositi di bilancio era attesa per questo esercizio, dopo gli anni di crediti Covid che hanno salvato alcune attività in difficoltà. Sono state 578 le aziende a chiudere le porte in ottobre, in crescita del 31,7% su base annua, si legge in un comunicato odierno di Creditreform. Dall’inizio dell’anno, il dato ha raggiunto le 5’518 unità, in aumento del 34,9%. I settori più toccati dalle chiusure sono l’edilizia, il commercio all’ingrosso e al dettaglio, così come la ristorazione e il ramo alberghiero.
In Ticino la situazione risulta grossomodo stabile nel paragone nazionale, con un incremento del 3,5%, mentre nei Grigioni si registra persino un calo del 23%. Per l’insieme dell’anno, Creditreform si attende il fallimento di 6’620 aziende, dato che sarebbe pari ad un aumento del 29,3% su base annua. In ottobre la creazione di imprese è dal canto suo migliorata (3’859 aziende, +4,4%), ma dall’inizio dell’anno si registra un calo (40’945, -1,2%). Per fine esercizio è prevista la nascita di 48’800 nuove realtà (-3,6%).