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L’alternativa è il pellet. Ma meglio fare scorta per tempo

SvizzeraEnergia vara la campagna ‘Zero spreco’: ecco qualche consiglio utile per evitare un inverno (giocoforza) freddo

La produzione svizzera copre il 70% del fabbisogno interno
(Keystone)
24 settembre 2022
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‘Zero spreco’. È questo il motto di SvizzeraEnergia, il programma di promozione della Confederazione nel settore dell’energia. Questo vale anche per i pellet di legno, l’alternativa al gasolio e al gas, che di questi tempi infatti è richiesto come non mai.

Il boom del pellet, realizzato con legno pressato, è iniziato già nel 2021, con le vendite di questo tipo di impianti che sono aumentate del 45 per cento rispetto all’anno precedente, soprattutto per sostituire in modo facile ed ecologico vecchi
riscaldamenti a gasolio. Da quando è scoppiata la guerra in Ucraina, inoltre, molti proprietari di immobili passano dal gas al pellet.

Al momento, tuttavia, anche le fonti di energia rinnovabili hanno una disponibilità limitata. Anche perché alternative quali il pellet sono particolarmente richieste in tutta Europa. La Svizzera copre quasi il 70 per cento del proprio fabbisogno con combustibile di origine locale, ragion per cui più si contengono gli sprechi, maggiore è l’indipendenza dall’estero.

Fare scorta per tempo e risparmiare energia

Per quanto riguarda il legno, l’invito di SvizzeraEnergia è chiaro: "Contribuite alla sicurezza dell’approvvigionamento in Svizzera durante l’inverno ed evitate sprechi di energia applicando i nostri consigli per il risparmio energetico".

Ossia

  • Ordinare il pellet per tempo: premunitevi per tempo per l’inverno. Per consentire ai rivenditori di soddisfare tutte le richieste di fornitura, ordinate il pellet con un congruo anticipo: i tempi di evasione degli ordini sono di almeno 3 settimane. Va inoltre messa in conto la possibilità che vengano effettuate consegne parziali.
  • Sfiatare l’impianto di riscaldamento: effettuando lo sfiatamento all’inizio della stagione invernale è possibile ridurre il consumo di energia fino al 15 per cento. Se non sapete come procedere autonomamente, ricorrete all’aiuto di professionisti.
  • Ridurre la temperatura ambiente: la temperatura ambiente non dovrebbe superare i 20 °C. Riducendola anche solo leggermente si può già ottenere un sensibile risparmio di pellet.
  • Montare valvole termostatiche: le valvole termostatiche sui termosifoni mantengono automaticamente la temperatura ambiente sul valore desiderato e impediscono inutili oscillazioni. In questo modo è possibile risparmiare fino al 20 per
    cento di energia e ridurre quindi anche il consumo di pellet.
  • Arieggiare in maniera intelligente: arieggiate i locali in maniera breve ma intensa; l’ideale è farlo tre volte al giorno per 5-10 minuti. Evitate di tenere costantemente le finestre a ribalta, altrimenti una grande quantità di calore viene dispersa all’esterno e l’impianto di riscaldamento deve continuamente intervenire.
  • Non ostruire i radiatori: l’aria calda deve poter circolare senza ostacoli nei locali. I radiatori devono pertanto essere lasciati liberi: non copriteli con mobili o tende.

L’Europa cerca il pellet ovunque

La situazione in Europa è una vera sfida. Oggi, l’Unione europea consuma molto più pellet di legno di qualsiasi altra regione al mondo. In molti Paesi – quali Inghilterra, Danimarca, Olanda o Belgio – il pellet non è utilizzato solo per la produzione di calore come in Svizzera, ma anche per generare energia elettrica ‘verde’. A tale scopo viene utilizzato principalmente pellet industriale che da noi non viene prodotto e praticamente non viene venduto. Gli accaparramenti da un lato, l’aumento dei prezzi delle materie prime e la mancanza del pellet proveniente da Russia e Bielorussia dall’altro hanno fatto sì che nei Paesi confinanti i prezzi siano in parte ancora maggiori rispetto alla Svizzera.

L’associazione di categoria proPellets.ch si sta occupando del tema della sicurezza dell’approvvigionamento già dallo scorso autunno ed è in stretto contatto con produttori e rivenditori per garantire la copertura del fabbisogno. Tutti gli stabilimenti che avevano modo di aumentare a breve termine la propria produzione di pellet lo hanno già fatto in estate. Al tempo stesso, i rivenditori hanno ampliato i propri depositi e in parte ordinato nuovi autocarri. Tuttavia, i tempi di consegna delle speciali autobotti sono in alcuni casi anche di due anni: il riempimento dei sempre più numerosi depositi dei clienti dovrà pertanto essere assicurato con le attuali flotte. Ciononostante proPellets.ch è convinta che – con il sostegno della clientela
– sarà possibile affrontare con successo il prossimo inverno. Da qui l’appello a partecipare al programma di SvizzeraEnergia, evitando gli sprechi e risparmiando tra il 10 e il 15 per cento di energia rispetto all’anno precedente.