Svizzera

Antibiotici per animali, uso in calo anche nel 2021

La quota di farmaci per la cura del bestiame è scesa del 53% in dieci anni

(archivio Keystone)
31 luglio 2022
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In Svizzera si utilizzano sempre meno antibiotici per animali: anche l’anno scorso, la vendita di questi prodotti è scesa di circa il 2%, indica una nota odierna dell’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (Usav). Negli ultimi dieci anni, la quota di farmaci per la cura del bestiame da reddito si è ridotta di oltre la metà (53%) passando da 60 mila chilogrammi nel 2011 a 28 mila nel 2021.

Sempre rispetto al 2020, nell’anno in rassegna le vendite di classi di antibiotici critici - principi attivi di prima importanza per la medicina umana da utilizzare solo in casi eccezionali e giustificati - hanno registrato una contrazione del 7% circa, precisa il comunicato basato sul rapporto annuale "Rapporto ARCH-Vet" sulla vendita di antibiotici e sulle resistenze a tali medicamenti.

Per l’Usav, questa evoluzione è rallegrante, poiché rispecchia un elevato livello di consapevolezza da parte dei veterinari e dei detentori di animali. Un grande problema nell’uso degli antibiotici rimane infatti lo sviluppo di resistenze.

Gli studi eseguiti dall’Usav nel 2021 su suini e vitelli da ingrasso sani mostrano che la situazione delle resistenze agli antibiotici è stabile, addirittura in calo in alcuni casi, rispetto al 2019. Anche il monitoraggio annuale delle resistenze agli antibiotici per i patogeni negli animali, introdotto allora, non mostra variazioni significative nei tassi di resistenza.

Per fornire dati precisi sulle modalità di utilizzo della quantità totale di antibiotici venduti, l’Usav ha introdotto il Sistema d’informazione sugli antibiotici nella medicina veterinaria (Si Amv), una banca dati in cui i veterinari sono tenuti a registrare dal 1° gennaio 2019 le prescrizioni di antibiotici effettuate.

Pur costituendo uno dei progressi più significativi della medicina, l’uso eccessivo e improprio degli antibiotici fa sì che un numero sempre maggiore di batteri sviluppi resistenze a questi medicamenti. Le conseguenze sono drammatiche e colpiscono in egual misura esseri umani, animali, agricoltura e ambiente. Per affrontare in modo coordinato il problema, nel 2015 il Consiglio federale ha approvato la Strategia nazionale contro le resistenze agli antibiotici.

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