È quanto stima l’ex responsabile della task force della Confederazione Tanja Stalder. ‘Sbagliato paragonare l’infezione a una semplice grippe’
Oltre un milione di persone rischia di essere contagiato dal coronavirus in Svizzera durante l’estate. È questo il monito dell’ex responsabile della task force Covid-19 della Confederazione Tanja Stadler. "Partiamo dal presupposto che circa il 15% della popolazione sarà infettata".
Tuttavia la maggior parte delle persone interessate non verrà testata, ha dichiarato Stadler in un’intervista pubblicata oggi dal Blick.
Basandosi su campioni di acque reflue, si suppone che il numero di casi non contabilizzati sia attualmente più elevato rispetto all’inverno scorso, ha aggiunto. "Dovrebbero esserci oltre 80’000 nuovi contagi alla settimana". Una settimana fa, l’Ufficio federale della sanità pubblica (Ufsp) aveva annunciato 16’610 nuovi casi in 7 giorni.
"Il numero attuale dei casi è nettamente più alto rispetto alle ultime due estati", ha constatato Stadler. Ma, a suo avviso, si tratta di casi molto meno gravi. "I dati più recenti mostrano come il 97% della popolazione adulta in Svizzera possiede anticorpi contro il Covid-19 grazie ai vaccini, ma anche a causa delle infezioni".
L’esperta del Politecnico federale di Zurigo (Ethz) non si azzarda a fare pronostici quanto alla fine della pandemia di coronavirus. "A lungo termine, le cose si stabilizzeranno. Tuttavia, nei prossimi anni, ci saranno probabilmente altre ondate anche in estate".
Stadler ha criticato coloro che assimilano l‘infezione dovuta alla variante Omicron a una banale influenza. "In caso di contagio con Omicron, constatiamo molto più spesso conseguenze a lungo termine rispetto alla ‘grippe’, in particolare tra i giovani". L’esperta è favorevole a che le persone continuino a portare la mascherina sanitaria.