Per la maggioranza dei deputati la guerra in Ucraina ha dimostrato che l’esercito necessita di più mezzi per garantire la sicurezza della nazione
Non è più tempo di tergiversare o utilizzare tattiche dilatorie: la guerra in Ucraina è stato un elettroshock che ci ha fatto aprire gli occhi su quanto l’esercito svizzero sia poco preparato per un conflitto armato in Europa e la nostra sicurezza in pericolo. Questo il Leitmotiv che ha spinto il Consiglio nazionale ad approvare (111 a 79 e 2 astensioni) una mozione che mira ad innalzare i mezzi finanziari per l’esercito, entro il 2030, dagli attuali 5 miliardi all’anno a 7 miliardi.
Una minoranza – Verdi, Verdi liberali e socialisti – pensa invece che un eventuale aumento della spesa per le forze armate debba essere discusso in un quadro più ampio. Prima di questa decisione, un’analisi approfondita dell’attuale situazione di conflitto e delle sue conseguenze s’impone.