Svizzera

Il 58% dell’energia elettrica indigena frutto della forza idrica

Crescono produzione e disponibilità in Svizzera: 37’172 gigawattora nel 2021. L’obiettivo per il 2035 resta quello dei 37’400 GWh

Ticino quarto in Svizzera in fatto di produzione
(Ti-Press)
5 maggio 2022
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Cresce la disponibilità di energia idroelettrica in Svizzera. Nel 2021 la produzione energetica prevista delle centrali con una potenza uguale o superiore ai 300 kilowatt (kW) si attestava a 37’172 gigawattora, contro i 36’741 GWh dell’anno precedente. Ticino e Grigioni sono fra i Cantoni con la maggior produzione attesa.

Al primo gennaio 2022 in tutta la Svizzera erano in esercizio 682 impianti idroelettrici con una potenza superiore ai 300 kW, cinque in più dell’anno prima. È quanto emerge dalla statistica relativa al 2021 pubblicata oggi dall’Ufficio federale dell’energia (Ufe).

Rispetto al 2020, la potenza massima disponibile al generatore è aumentata di 18 megawatt (MW). L’incremento è dovuto alla messa in funzione di numerose nuove centrali e ai rinnovi di centrali esistenti. Oltre a ciò, lo scorso anno erano in costruzione anche 20 centrali con una produzione annuale prevista di 210 GWh ciascuna, sottolinea l’Ufe.

In generale, i Cantoni con la massima produzione attesa sono il Vallese con 10’271 GWh all’anno (27,6%), i Grigioni con 7’993 GWh/a (21,5%), il Ticino con 3’567 GWh/a (9,6%) e Berna con 3’331 GWh/a (9%).

Attualmente, secondo i dati relativi al 2020, circa il 58% dell’energia elettrica indigena è stato prodotto grazie alla forza idrica. L’Ufe ricorda che entro il 2035 la produzione elettrica media annua deve raggiungere i 37’400 GWh.

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