Segreteria di Stato della migrazione sotto pressione. A inizio pomeriggio si contavano 2’475 cittadini ucraini registrati
I centri federali d’asilo si trovano oggi sotto pressione per affrontare il forte afflusso di rifugiati ucraini in cerca di un alloggio e del rilascio dello statuto di protezione S entrato in vigore oggi.
La Segreteria di Stato della migrazione (Sem) ha lanciato un appello ai profughi che possono contare sull’accoglienza privata di aspettare a inoltrare una domanda di riconoscimento del nuovo status. Dispongono di un diritto di residenza di 90 giorni e c’è quindi abbastanza tempo, indica un portavoce della Sem.
L’autorità è al momento molto impegnata a far fronte alle domande nei centri e viene sostenuta dall’Organizzazione svizzera d’aiuto ai rifugiati (Osar). Vi sono comunque posti a sufficienza: nessuno sarà costretto a trascorrere la notte all’aperto.
A inizio pomeriggio la Sem contava 2’475 rifugiati ucraini registrati: 1’643 ospitati in centri federali d’asilo, 832 privatamente. Lo statuto di protezione S permette a chi scappa dalla guerra in Ucraina di rimanere in Svizzera per un anno, senza dover chiedere asilo, lavorando e andando a scuola.