António Horta-Osório, in carica da meno di un anno, non aveva rispettato gli obblighi di quarantena al rientro da un viaggio all’estero
Era arrivato ai vertici di Credit Suisse per risollevare la banca e per portare una nuova cultura aziendale basata sulla responsabilità, ora deve a sua volta andarsene: il presidente del Consiglio di amministrazione (Cda) António Horta-Osório ha rassegnato le dimissioni, travolto dalle notizie delle quarantene non rispettate. Viene sostituito con effetto immediato dall’ex top manager di Ubs Axel Lehmann.
“Credit Suisse rende oggi noto che il Cda ha designato come presidente con effetto immediato Axel Lehmann”, si legge in un comunicato diffuso nella notte. “Prende il posto di António Horta-Osório, che ha rassegnato le dimissioni dopo un’indagine del Cda”.
“Mi dispiace che alcune delle mie azioni personali abbiano causato difficoltà alla banca e abbiano influenzato la mia capacità di rappresentarla internamente ed esternamente”, afferma il manager con doppia cittadinanza portoghese e britannica, citato nella nota. “Sono quindi giunto alla conclusione che le mie dimissioni in questo momento sono nel migliore interesse della banca e dei suoi azionisti. Auguro ai miei colleghi di Credit Suisse tutto il meglio per il futuro”.
Alla fine di dicembre l’agenzia Reuters aveva annunciato, sulla base di voci interne, che il Cda stava indagando su due violazioni delle normative di quarantena anti-pandemia da parte del suo presidente, in Svizzera e nel Regno Unito. Un portavoce dell’istituto aveva rifiutato di commentare questa notizia.
In precedenza però la banca aveva confermato che alla fine di novembre Horta-Osório aveva ignorato le norme di quarantena in vigore all’epoca, dopo essere tornato in Svizzera dalla Gran Bretagna. L’interessato si era scusato. In dicembre era emerso che una seconda presunta violazione che sarebbe avvenuta quando aveva partecipato alle finali del torneo tennistico di Wimbledon in luglio, cioè in un momento in cui gli arrivi dall’Europa erano soggetti a un periodo di quarantena. Le regole - si sono così chiesti i commentatori critici - valgono solo per i comuni mortali, non per chi si sposta con il jet privato?
Horta-Osório era stato eletto presidente del Consiglio di amministrazione in aprile, una nomina che era stata vista come un fattore di speranza e un nuovo capitolo per un istituto piegato da perdite miliardarie a causa dei dissesti della società anglo-australiana Greensill Capital e dell’americana Archegos Capital. Il dirigente – che fra pochi giorni compirà 58 anni – aveva detto che voleva promuovere una cultura che rafforzasse la gestione dei rischi, stabilisse i giusti incentivi e si concentrasse sulla responsabilità personale.
L’anno scorso i media avevano anche riferito di una sua presunta scarsa fiducia nel Ceo Thomas Gottstein: c’è chi aveva detto che voleva assumere direttamente la gestione operativa della società. Successivamente Horta-Osório aveva detto che tale interpretazione non era corretta e aveva sostenuto pubblicamente Gottstein.
Con la partenza di Horta-Osório subentra ora Axel Lehmann, che era stato eletto membro del Cda nell’ottobre 2021. L’ex numero uno di Ubs Svizzera ed ex responsabile gestione rischi di Zurich era stato chiamato proprio per assumere la guida del comitato di controllo dei rischi della banca.
Lehmann, 61 anni, è cittadino svizzero e ha un dottorato in economia aziendale. Detiene mandati presso diverse istituzioni accademiche e non a scopo di lucro. È professore titolare all’Università di San Gallo. Era nel Consiglio di amministrazione di Helvetia e avrebbe dovuto assumerne la presidenza ma – è notizia di oggi, l’ha comunicato l’assicuratore – il manager non è ora più disponibile.