Svizzera

Riusciti i referendum su tasse di bollo e aiuti ai media

Depositato per entrambi i requisiti un numero sufficiente di firme. Si voterà il 13 febbraio 2022

Si voterà il 13 febbraio 2021 (Keystone)
19 novembre 2021
|

I referendum contro l’abolizione parziale della tasse di bollo e il pacchetto di finanziamenti ai media sono formalmente riusciti. Si voterà il 13 di febbraio 2022.

Per la consultazione, lanciata dal partito socialista, sull’abolizione parziale delle tasse di bollo, sono state depositate 71’316 firme, indica la cancelleria federale in un comunicato odierno, di cui 57’529 valide. Per quanto attiene agli aiuti ai media, sono state inoltrate 109’948 firme, di cui 64’443 firme convalidate. Ne erano necessarie 50 mila.

La nota rammenta che le firme per i referendum facoltativi su leggi pubblicate nel Foglio federale tra il 30 giugno 2020 e il 31 luglio 2021 potevano essere depositate alla Cancelleria federale anche senza le relative attestazioni del diritto di voto a causa del coronavirus. La Cancelleria federale ha in seguito trasmesso le liste prive di attestazione ai servizi competenti cantonali sollecitando le attestazioni. Essa può trasmettere le liste di firme necessarie per poter constatare la riuscita del referendum (o dell’iniziativa popolare).

Il referendum del PS si oppone all’abolizione la tassa (bollo) sull’emissione di capitale proprio. Il Consiglio federale stima che la decisione comporterà un calo delle entrate tra i 200 e i 250 milioni di franchi. Per il comitato referendario l’abolizione di questo balzello andrà a beneficio solo delle grandi imprese, del settore finanziario e dei proprietari di capitali e svuoterebbe le casse pubbliche in un momento in cui la crisi pandemica ha portato a un enorme aumento della spesa.

Il referendum contro i sussidi ai media approvati dal Parlamento in giugno è stato lanciato da un comitato apartitico, secondo il quale il successo nella raccolta delle sottoscrizioni dimostra che il popolo rifiuta un sostegno con soldi pubblici dei media privati. Secondo il comitato, tali aiuti andrebbero soprattutto a vantaggio dei grandi gruppi che sguazzano nell’oro. Il comitato è composto di editori, imprenditori, professionisti dei media e 72 parlamentari.

Il pacchetto media propone, tra le altre cose, di estendere il sostegno indiretto alla stampa per la distribuzione mattutina dei giornali. Per tale scopo sono stati stanziati 120 milioni.

Altri 30 milioni all’anno sono destinati ai media online per promuovere la transizione digitale. I contributi saranno versati fino a un massimo del 60% del fatturato generato dall’azienda. Vengono anche sostenute le agenzie di stampa, le scuole di giornalismo e il Consiglio svizzero della stampa.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE