Svizzera

Covid, il Consiglio federale vuole prorogare gli aiuti al 2022

Il governo chiede al parlamento altri 915 milioni di franchi per far fronte agli effetti della pandemia. Il certificato non è interessato dalla proroga

Il Consiglio federale considera anche lo scenario peggiore
(Keystone)
27 ottobre 2021
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Berna – Il Consiglio federale vuole disporre di ulteriori 915 milioni di franchi nel caso in cui la crisi del coronavirus dovesse protrarsi anche l’anno prossimo. È quanto indica l’Esecutivo, che oggi ha adottato il messaggio concernente la proroga di alcune disposizioni della legge Covid-19, assicurandosi così la possibilità di continuare a disporre degli strumenti necessari per far fronte agli effetti della pandemia, in particolare nei settori della sanità, della protezione dei lavoratori, dello sport e della cultura.

A causa dell’incertezza per il 2022, l’Esecutivo vuole chiedere al Parlamento di prorogare alcune disposizioni della legge Covid-19. L’obiettivo è di porre urgentemente in vigore la legge nella sessione invernale, indica un comunicato governativo odierno.

Altri 915 milioni di franchi

Il messaggio sul budget del prossimo anno a destinazione delle Camere federali era stato licenziato dall’esecutivo lo scorso 18 agosto. Da allora l’esecutivo ha preso ulteriori decisioni per affrontare la crisi pandemica, facendo un cosiddetto “annuncio ulteriore” lo scorso 24 settembre a complemento del preventivo 2022. Oggi, nel corso della seduta, ne ha approvato un secondo: il “fabbisogno finanziario supplementare” da inserire nel preventivo ammonta a ulteriori 915 milioni di franchi.

Le uscite totali della Confederazione preventivate per l’anno prossimo – compreso questo secondo annuncio ulteriore – ammontano a 80,5 miliardi di franchi e si registra un deficit di finanziamento di circa 1,9 miliardi di franchi, sottolinea il comunicato.

I 915 milioni di franchi – in realtà 914,8 – sono destinati ai provvedimenti di sostegno alla cultura (130 milioni), allo sport (100 milioni), al finanziamento federale di nuove terapie ambulatoriali (50 milioni), alle spese di funzionamento dell’Ufficio federale della sanità pubblica (10,8 milioni), nonché alle uscite straordinarie per il finanziamento dei test (134 milioni) e a quelle legate alle indennità per perdita di guadagno per il coronavirus (490 milioni).

Casi di rigore

La legge Covid-19, già modificata a tre riprese dalla sua adozione il 25 settembre 2020, contiene la base giuridica per vari provvedimenti di lotta alla pandemia. La maggior parte delle disposizioni sono in principio limitate fino al prossimo 31 dicembre.

Il Consiglio federale ricorda che la base giuridica del certificato Covid – l’articolo 6a, che rimarrà in vigore sino alla fine del 2022 – non è interessata dalla proroga. Non saranno inoltre prorogate le disposizioni nell’ambito dell’aiuto per i casi di rigore e dell’assicurazione contro la disoccupazione.

Il progetto adottato oggi dal Consiglio federale è tuttavia volto a istituire una base legale che conceda ai Cantoni maggior tempo per trattare le domande pendenti per i casi di rigore, in particolare in relazione alle procedure giudiziarie in corso, sottolinea l’Esecutivo.

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