Svizzera

Baby sitter uccisa a San Gallo, Gran Croce alla memoria in Italia

La donna, 46 anni, lo scorso settembre rimase uccisa per difendere i tre bambini che accudiva da un aggressore penetrato in casa, poi ucciso dalla polizia

(Keystone)
28 aprile 2021
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Il Presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, ha assegnato a Teresa Scavelli la Gran Croce d'Onore alla Memoria. La donna, 46 anni, venne uccisa da un aggressore il 2 settembre a San Gallo da un 22enne svizzero con problemi psichici, sacrificandosi per salvare la vita a tre bambini che accudiva.

La notizia dell'assegnazione del riconoscimento è stata comunicata dal Ministero degli Esteri all'avvocato Francesco Verri, difensore dei figli della baby sitter. "La signora Scavelli - è scritto nella motivazione dell'onorificenza, la più alta della Repubblica - non ha esitato a mettere la sicurezza e la stessa sopravvivenza dei minori a lei affidati davanti alla propria vita, sacrificandola in nome dei più alti valori umani e morali. Ella si è pertanto proposta come straordinario esempio anche per l'immagine dei cittadini italiani inseriti nella società svizzera".

"E' una decisione importantissima - ha detto Verri - che testimonia sia l'eroismo della povera Teresa sia l'attenzione dello Stato italiano al suo caso. In Svizzera, invece, purtroppo tutto tace. Le indagini sono in corso e capisco che ci voglia del tempo. Spero vivamente che la magistratura elvetica ci dia presto gli elementi per capire se la tragedia si poteva evitare".

"Apprendo con riconoscenza e commozione la notizia dell'attribuzione alla nostra Teresa della Gran Croce alla memoria - dice Nicola Belcastro, sindaco di Cotronei, paese d'origine della donna- questa è una dolorosa storia di eroismo e di immigrazione che racconta il coraggio e la sofferenza dei nostri connazionali che hanno servito e servono altri Paesi e altre comunità fino all'estremo sacrificio".

L'aggressione è avvenuta lo scorso 2 settembre nell'abitazione della 46enne. Il giovane, che presumibilmente soffriva di problemi psicologici, ha fatto irruzione nell'appartamento della donna: secondo gli inquirenti la scelta della vittima è frutto del caso. La donna si era frapposta tra l'uomo e i tre bambini che si trovavano in casa.

Il 22enne ha cominciato a picchiare al capo la malcapitata con una padella trovata in casa. Gli agenti giunti sul posto hanno intimato al sospettato di fermarsi, ma questi non ha reagito, continuando anzi a infierire pesantemente sulla 46enne. Due poliziotti a quel punto hanno aperto il fuoco contro il giovane, che è deceduto sul posto. La donna è spirata in ospedale, dove era stata trasportata a causa delle ferite alla testa.

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