Svizzera

‘No’ al riposo settimanale degli autisti nel veicolo

Il Consiglio federale propone di accogliere la mozione di Bruno Storni (Ps). Obiettivo: arginare il dumping, favorendo il trasferimento delle merci alla ferrovia.

(TiPress)
3 settembre 2020
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Berna – Vietare il riposo settimanale nel camion per gli autisti per porre fine al dumping sociale presente nella categoria, favorendo in questo modo il trasferimento del trasporto merci sulla ferrovia.

È quanto si propone una mozione del consigliere nazionale Bruno Storni (PS) che trova d'accordo anche il Consiglio federale, che raccomanda al plenum di accoglierla.

Stando all'autore della mozione, il trasporto merci su gomma è vantaggioso rispetto a quello ferroviario anche grazie a condizioni di lavoro che, seppur regolate per legge, sono pesanti "tanto da poter obbligare conducenti a trascorrere settimane nel veicolo fine settimana compresi. In particolare autisti di paesi dell'est assunti a stipendi estremamente bassi, si parla di 600 Euro al mese".

Diversi Paesi europei (come la Danimarca), fa notare il deputato ticinese, proprio per limitare il dumping sociale ma anche la concorrenza al limite dello sleale da parte di trasportatori esteri che fanno capo a maestranze sottoposte a queste condizioni di lavoro hanno varato normative che vietano il riposo settimanale degli autisti nel veicolo.

La concorrenza del trasporto internazionali di merci su strada prodotto a condizioni salariali e sociali inaccettabili, oltre a trasportatori svizzeri crea anche problemi alla politica di trasferimento del trasporto di merci sulla ferrovia attraverso le Alpi. Per questo, a detta di Storni, vietare il riposo settimanale nel veicolo oltre a migliorare le condizioni di lavoro agli autisti contribuirebbe ad avvicinare il trasporto di merci su strada alla verità dei costi.

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