Svizzera

Cassa malati, Ginevra e Vaud allineati al Ticino

I due esecutivi cantonali chiedono alle Camere premi conformi ai costi e di modificare la legge federale sulla sorveglianza e più trasparenza

Premi da ricalcolare (Ti-Press)
15 gennaio 2020
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Imitando il Ticino, anche Ginevra e Vaud vogliono che i premi di cassa malati corrispondano ai costi delle prestazioni. I governi dei due cantoni chiedono ai loro parlamenti di inoltrare all'Assemblea federale tre iniziative cantonali in tal senso. In un comunicato congiunto diffuso oggi, i Consigli di Stato di Vaud e Ginevra auspicano che altri cantoni seguano l'esempio. I tre progetti di iniziativa chiedono alle Camere di modificare la legge federale sulla sorveglianza delle casse malattia.

Premi conformi ai costi
Un testo intitolato "Per premi conformi ai costi" prevede il rimborso effettivo e sistematico da parte degli assicuratori dei premi che superano i costi. Date le differenze dell'ammontare da un cantone all'altro, tale misura consentirebbe anche di garantire una partecipazione equa dei cantoni alla costituzione delle riserve nazionali di ogni cassa malattia. L'iniziativa "Per delle riserve giuste e adeguate" chiede invece di introdurre una soglia concreta al 150% del limite legale. Oltre questo limite gli assicuratori dovranno rimborsare i pazienti. L'attuale base legale lascia libere le casse malati di accumulare delle riserve.

Più trasparenza
"Più forze ai cantoni" propone invece di reintrodurre trasparenza tramite la trasmissione di tutte le informazioni che permettano ai cantoni di prendere posizione nella procedura di approvazione dei premi. L'anno scorso l'Ufficio federale della sanità pubblica (Ufsp) non ha più comunicato i dati relativi ai premi del 2020, ma solo i costi previsti dagli assicuratori. Secondo la legge sulla sorveglianza delle casse malattia, l'ammontare dei premi dell'assicurazione obbligatoria non può essere reso pubblico né applicato prima del via libera da parte del l'Ufsp. Tale regola intende proteggere gli assicurati dalle decisioni errate prese in modo prematuro e garantire una concorrenza leale. Nel 2019 alcuni assicuratori hanno aggirato questa regola e ciò ha scatenato una serie di speculazioni e false previsioni.

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